stazione - IBen quindici giorni di chiusura quasi senza una motivazione apparente della linea ferroviaria locale Acqui  Ovada Genova nella prima metà del mese di agosto – in alcuni casi si legge addirittura di un mese con pullman sostitutiva solo per far convergere materiale e personale su linee liguri dell’interno  tenuto conto che da Visone ad Acqui Terme ha competenza il Dipartimento ferroviario piemontese – non è da tenere sottogamba.

Hanno preso subito posizione sia l’’associazione dei pendolari dell’Acquese nella persona del suo presidente Alfio Zorzan sia l’associazione acquese no profit LineaCultura presieduta da giornalista Massimo Garbarino: “Su alcuni quotidiani genovesi sono state pubblicate notizie discordanti rispetto a quelle di nostra conoscenza e a quelle gia’ pubblicate sull’orario online del sito di Trenitalia sulla chiusura del mese di agosto della linea in oggetto (un mese anzichè 2 settimane) – spiega allarmato il presidente Zorzan, il quale aggiunge: “La notizia ci ha allarmato non poco e abbiamo subito chiesto chiarificazioni urgenti alla Regione Liguria all’Assessore ai Trasporti Vesco, che ancora non ha risposto. Continuare a vivere trimestre dopo trimestre sempre con le minacce di nuovi tagli e chiusure e’ snervante e ci trova ormai disarmati davanti a queste notizie. Anche il Comitato Valle Stura con i rappresentanti in Consiglio Regionale del territorio si sono mossi nei confronti dell’Assessore Vesco per chiedere spiegazioni sull’argomento. Appena avremo risposta, speriamo nel più breve tempo possibile in modo che ognuno di noi si potrà al meglio organizzare, la comunicheremo”.

Ad Alfio Zorzan fa eco, sentito il consiglio direttivo, il presidente di LineaCultura, Massimo Garbarino che in una nota precisa: “Se quel che il collega presidente Zorzan profila fosse purtroppo realtà, quest’anno non ci sarebbe nemmeno la cosiddetta “miniemergenza” dei lavori di riqualificazione lungo la linea Acqui Terme – Ovada – Genova, già penalizzata da tagli “estivi” a corse e ricambio delle infrastrutture non giustificabili.”. Massimo Garbarino precisa che il bacino d’utenza che dà sulla Liguria centrale e da e per Genova via Ovada è basilare, tenuto conto che è attività anche la linea Acqui Terme – San Giuseppe – Savona. Si profila in sostanza una estate al calor bianco fra dipartimenti ferroviari liguri-piemontesi in atte che  Trenitalia si tolga d’impaccio.

15 giugno 2014