Venerdì scorso, su richiesta del Consigliere Comunale, nonché candidato Sindaco Gianluca Bardone, si è riunita la Commissione Consiliare Enti Partecipati per discutere dell’annosa vicenda della società A.T.M.

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Gianluca Bardone

«Mi è sembrato doveroso – spiega Gianluca Bardone – chiedere un incontro della Commissione Enti Partecipati, di cui sono membro, per chiarirmi le idee su ciò che si intende fare della partecipata A.T.M. S.p.A, considerato l’ennesimo stato confusionale in cui versa l’Amministrazione. Nell’ultima Assemblea dei soci di A.T.M., che si è tenuta nel mese di dicembre, è emersa come possibile soluzione per risolvere la difficile questione degli interessi di mora, che sembrerebbero dovuti ad A.T.M. da parte del Comune di Tortona, quella di salvare la società”

“Ero rimasto alla decisione, approvata dal Consiglio Comunale, di liquidare A.T.M. – prosegue Bardone – invece l’attuale assessore alle partecipate, o quel che ne resta dopo la svendita dell’amministrazine Berutti, ha sostenuto con la stampa che ci sarebbero prospettive di rilancio per l’ATM”.

«Ci tengo a sottolineare – precisa il candidato sindaco – che il Partito Democratico aveva sin dall’inizio espresso perplessità su tale scelta e ancora oggi a mio avviso la strada da percorrere è quella di rimettere “in bonis” la società, offrendo agli altri Comuni soci la possibilità di uscire dalla medesima portando a casa il proprio capitale sociale e al Comune di Tortona di rilanciare A.T.M.; adottare un serio piano industriale con adeguata organizzazione e politiche strategiche di ampio respiro significherebbe proseguire l’attività della società al termine di un percorso di risanamento e farla diventare strumento indispensabile per lo sviluppo della città, anche alla luce del fatto che non abbiamo più Società di servizi».

«Capisco – precisa Gianluca Bardone – che tale soluzione debba essere assunta dal Consiglio Comunale e che l’attuale Consiglio, che ne ha votato la messa in liquidazione, sia in difficoltà nel dover ritornare sulle proprie scelte, ma potrebbe essere opportuno lasciare alla nuova Amministrazione, qualunque essa sarà, il compito di assumere una decisione in merito al futuro della società A.T.M. S.p.A. anche perchè nel frattempo la società, forte degli introiti legati alla nefasta vendita delle reti gas, è stata di fatto risanata».

“ In ogni caso – continua Bardone – ritengo che la soluzione prospettata, liquidare la Società e ripartire in parti diseguali il capitale sociale per garantire ai comuni minori la stessa cifra che avrebbero se Tortona pagasse ad ATM gli interessi contestati (con Tortona che accetterebbe di ottenere una percentuale minore di capitale) non mi pare percorribile perchè determinerebbe un danno erariale”.

 21 gennaio 2014

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