La scuola Rodari

La scuola Rodari

Con rammarico leggo le ennesime precisazioni dei nostri amministratori, Sindaco e Assessore all’istruzione, in merito alla vicenda del dimensionamento scolastico.

Sono la mamma di un alunno della scuola dell’infanzia Sarina e di un ex alunno della scuola primaria Rodari.

E’ una vicenda triste quella del dimensionamento scolastico, che prende avvio oltre due anni fa. Affrontata con superficialità, leggerezza, un po’ di superbia, almeno nei confronti di noi famiglie, e un “pizzico” di malafede. E questo epilogo, sigillato dalla Delibera della Giunta Regionale del 23

dicembre (proprio un bel regalino di Natale), conferma ancora una volta la supremazia di

interessi che sono ben lontani da quelli della scuola e soprattutto dei suoi utenti, BAMBINI e loro famiglie. Ha il sapore di una risposta politica e di una meschina rivincita su questioni personali che riguardano pochi individui.

Forse mantenendo gli interessi politici al di fuori di tali problemi l’epilogo sarebbe stato migliore.

Come è possibile essere soddisfatti di un “RIEQUILIBRIO” che genera un istituto comprensivo A con 1625 alunni circa e un istituto comprensivo B con 1050 alunni circa?

Come genitori abbiamo sin dall’inizio formulato richieste ben precise ai nostri amministratori, esprimendo la volontà di rimanere nel nostro istituto comprensivo (che nel tempo si è rivelato un sistema efficiente e di qualità) e di avere un punto di erogazione di scuola secondaria di primo grado dello stesso Istituto Comprensivo presso la scuola primaria Rodari, in nome del principio di continuità formativa e didattica, su cui la normativa fonda l’istituto comprensivo. Sono seguite le risposte più diverse, variate, variabili e ritrattate a seconda del momento.

Ci è stato risposto che non avremmo potuto rimanere con l’Istituto Compresivo di Viguzzolo perché si sarebbe generato un “mostro” di circa 1400 alunni. In ASSOLUTO contrasto con le indicazioni della Regione Piemonte, riguardo i parametri limite sul numero di alunni di un singolo Istituto. Riguardo il principio di continuità, il nulla.

Abbiamo assistito e partecipato a numerosi incontri, da aprile fino a novembre, (tra ottobre e dicembre 2013 in prossimità della conclusione di quest’ultimo capitolo della vicenda se ne contava uno ogni due settimane) durante i quali è stato detto e ritrattato tutto e il contrario di tutto.

Persino i numeri degli iscritti alle scuole variavano di riunione in riunione, a seconda dell’interesse e del progetto del momento …

Abbiamo formalizzato le nostre richieste in almeno due lettere, cui non è mai seguita alcuna risposta, ne scritta, ne verbale, ne formale, ne informale!

E adesso sentiamo ribadire una frase cara (=ripetuta spesso) al nostro Assessore, ossia che <<gli enti lavorano per atti>>, come se noi “persone comuni”, “non politici” operassimo tutti i giorni sulla <<carta per formaggio>>, anziché su documenti.

Durante uno degli incontri (ottobre 2013), durante il quelle ci venne illustrato il progetto del Comune per la realizzazione della sezione di scuola media presso un’ala della scuola primaria Rodari, abbiamo chiesto quali fossero i tempi e i modi per raggiungere l’obiettivo; come il Comune avesse intenzione di finanziare il progetto; se fosse possibile usufruire dei fondi stanziati dal Ministero delle Infrastrutture con il decreto del 3/10/2012 e s.m.i.; a che punto fossero le procedure per la stesura del progetto e la realizzazione dei lavori. Seguirono risposte vaghe, ci fu detto che i lavori sono inseriti nelle previsioni del settore LL.PP. per il triennio 2013/2015 (ma ciò ci era già noto poiché pubblicato a luglio 2013), nessun programma più o meno dettagliato, niente altro.

Sarebbe a questo punto un quesito da riproporre …: a che punto sono?

Riuscirà il Comune a raggiungere l’obiettivo di attivare la scuola media presso la Rodari? O Rimarrà una scuola media fantasma? Intanto tra una settimana si aprono le iscrizioni alle classi prime per il prossimo anno scolastico…

E da ultimo mi sia consentito esprimere nuovamente rammarico, perché queste nuove precisazioni/dichiarazioni sono l’ulteriore contestazione contro il Dirigente Scolastico del NOSTRO Istituto Comprensivo. Ma i primi interlocutori sono gli utenti del Servizio Istruzione, i BAMBINI e le loro FAMIGLIE. E’ a noi che dovreste rivolgervi Sindaco e Assessore! Il Dirigente Scolastico ci ha dato una mano a districarci in alcune questioni “tecniche” a noi poco note, essendo proprie del mondo della scuola e dei suoi meccanismi e ci ha supportato con la sua presenza in numerose circostanze, ma non ha nessun ruolo da protagonista in questa vicenda. Da questa sua solidarietà verso alunni e famiglie ha “guadagnato” polemiche e qualche grana in più da sciogliere nella sua attività lavorativa quotidiana, niente altro. Credo che sarebbe stato molto più comodo per lui rimanere in disparte.

Chi ha subito, subisce e subirà il vostro operato sono i bambini e le loro famiglie, ossia i cittadini dai quali qualche anno fa siete stati chiamati a gestire la “cosa pubblica”.

p.s.- Tortona


28 gennaio 2014