La figura di Mario Borsalino è quella di un personaggio singolare, attento alle mode di quegli anni fra i due secoli 1800 – 1900. uomo generoso tanto da donare il suo aereo all’Aeronautica Militare per affrontare la guerra d’Africa

Mario è il figlio di Angela Prati Giuseppe Borsalino, nato in Alessandria il 14.4.1877.

Grande è il lui l’entusiasmo di conoscere il mondo, una passione innata così, in età giovanile; compie ascensioni sulle Alpi con il rischio della sua stessa esistenza, ha incontrato anche tristi disavventure quando il suo compagno di cordata decede in parete. Fortunatamente Mario si salva. La tragedia non passa inosservata in Alessandria, frammentarie notizie giungono al padre Giuseppe, però quando lo rivede rincasare con le proprie gambe è evento eccezionale per la famiglia.

Ha dimestichezza con il mondo operaio quando salirà, per pochi mesi, alla Presidenza dell’Azienda nel periodo compreso fra la morte del fratello Teresio e l’insediamento alla vertice del nipote Teresio Usuelli.

È pilota di pallone aerostatico. compie molti viaggi, il più sfortunato è quello del 17 gennaio dell’anno 1907 quando, partito da Alessandria è costretto a scendere a Tovo San Giacomo, un paesino della Riviera Ligure in provincia di Savona; il suo mezzo inavvertitamente urta contro il comignolo d’una abitazione gettandolo a terra, fortunatamente senza altri danni.

Ecco la narrazione dalla viva voce di un testo fortunatamente reperito: … Sul colle del Melogno, in vista del mare, temendo di non potersi fermare a causa delle correnti d’aria e quindi finire in acqua, i due aeronauti tentarono di perdere quota. Un colpo improvviso di vento fece capovolgere la mongolfiera che cadde sul tetto di una casa di Tovo, demolendone il camino. Nessun danno agli avventurosi, … il fatto costituì un avvenimento tale da essere celebrato 90 anni dopo, con l’atterraggio di una moderna mongolfiera a Tovo con grande partecipazione di pubblico.

La famiglia, riconoscente per l’attenzione, ha donato al Comune un ritratto di Mario, con ogni probabilità dipinto da Alberto Cafassi, ora nella biblioteca civica, a lui dedicata.

La passione per l’avventura non lo ferma nella sua stupenda casa di via Cavour, partecipa alla festa dell’Aeronautica tenuta ad Asti presso l’ippodromo di piazza del Mercato; con il nipote, Celestino Usuelli, vince la Coppa Gordon Bennett nel 1908, superando i 23 equipaggi in gara sorvolando per primo Berlino.

Tante altre ancora sono le estrosità del nostro Mario, un motivo in più per ritornare su questo singolare personaggio.

 Franco Montaldo



 13 ottobre 2013