Il problema dell’ospedale e della sanità tortonese torna nuovamente in Consiglio comunale. Rifondazione Comunista, infatti, ha presentato un’interpellanza che affronta a tutto campo i problemi, a partire dall’assessore regionale alla sanità, Ugo Cavallera, che rifiuta di fare la Commissione d’inchiesta sull’inopinata chiusura del Punto Nascite addossando la colpa al direttore dell’Asl Paolo Marforio.

Rifondazione lo fa attraverso il consigliere comunale Stefanella Ravazzi che sottolinea gli enormi disagi provocati dalla chiusura di alcuni reparti dell’Ospedale di Tortona e le crescenti difficoltà, per i tortonesi, nell’accesso alle prestazioni sanitarie con liste di attesa dai tempi indefiniti, esami delle analisi effettuate in loco affidati ad altri centri zona e altre difficoltà.

Ravazzi Rifondazione - m“ Noi tutti – dice Stefanella Ravazzi – ci chiediamo come sia possibile che il sindaco e la Giunta o perlomeno l’Assessore Comunale competente non fossero a conoscenza dell’Ispezione sanitaria effettuata dall’ASL presso l’Ospedale tortonese. E’ una vicenda surreale e chiediamo come intenda affrontare la questione, vista anche la bocciatura da parte dell’Assessore Cavallera (che ha addossato la colpa della vicenda al Direttore Generale dell’ASL Marforio) della richiesta di una Commissione di inchiesta sul fatto, richiesta fatta dal Sindaco Berutti alla Regione.”

Rifondazione chiede al sindaco quale anali sia stata fatta per comprendere come e dove le donne del territorio sono state seguite in gravidanza, poiché il dibattito sui punti nascita è sempre stato rappresentato sui dati statistici (1000 parti annui come indicazione nazionale e deroga a 500 per ragioni territoriali..il percorso nascita però non coincide esclusivamente col parto ma va inquadrato in una cornice generale di tutela della salute di madri e bambini e di cure garantite, laddove poi dovrebbero essere comunque le donne a scegliere dove partorire, anche in base alle relazioni effettivamente stabilite con le strutture territoriali..).

Nell’interpellanza si chiede quanto sia lunga la degenza nel territorio tortonese e quale tipo di assistenza viene proposta agli anziani ancora instabili e molti altre questioni legate alla sanità.

 

ALTRE QUESTIONI

Rifondazione, infine, vuole sapere:

-quale analisi è stata fatta per comprendere come e dove le donne del territorio sono state seguite in gravidanza, poiché il dibattito sui punti nascita è sempre stato rappresentato sui dati statistici (1000 parti annui come indicazione nazionale e deroga a 500 per ragioni territoriali..il percorso nascita però non coincide esclusivamente col parto ma va inquadrato in una cornice generale di tutela della salute di madri e bambini e di cure garantite, laddove poi dovrebbero essere comunque le donne a scegliere dove partorire, anche in base alle relazioni effettivamente stabilite con le strutture territoriali..)

-quanto è lunga la degenza nel nostro territorio e quale tipo di assistenza viene proposta agli anziani ancora instabili, senza aprire sempre i contenziosi per cui i familiari sono obbligati a ricorrere contro le dimissioni?

-qual è la situazione della nostra ASL in liste di attesa per le cure domiciliari? (giacchè la Giunta Regionale ha presentato in commissione il proposito di aumentare la compartecipazione degli utenti rispetto all’assegno di cura..eppure è provato che favorendo la permanenza a domicilio si risparmia e si umanizza l’assistenza)

-quanti e quali accorpamenti sono stati fatti e a fronte di quei ”risparmi” qual è l’andamento dei tempi di attesa (visto che solo il 50% di medici ed infermieri è stato sostituito)?

-come si pensa di affrontare il problema della mobilità passiva, fattore peraltro di grave diseconomia (fino al 2010 essa era stata ridotta da 20 ml a 2 ml)..la nostra provincia è sempre stata più esposta per ragioni di confine: qual è l’andamento delle fughe in altre regioni dei nostri concittadini?

-come si pensa di affrontare i crescenti disagi di operatori e utenti e quali iniziative concrete si pensa di metter i n campo per difendere realmente il diritto di tutti alla salute e l’accesso alle cure – indipendentemente dal reddito , dal luogo di residenza e dalle condizioni di vita e di mobilità- e quali sono gli aggiornamenti ultimi rispetto alla situazione sanità a Tortona.

 15 giugno 2013