Nuovo intervento della Guardia di Finanza di Novi Ligure che nei giorni scorsi ha concluso una verifica fiscale nei confronti di un medico che non ha dichiarato compensi percepiti per oltre 325 mila euro.

Il controllo scattava all’esito di una minuziosa attività investigativa dal quale era emerso come il professionista, operante in un Comune del novese, percepisse da anni cospicui compensi dall’Azienda sanitaria locale di Alessandria per l’attività di medico di base, senza poi procedere a dichiararli al Fisco per sottoporti alla definitiva tassazione. Tali compensi, infatti, che all’atto del pagamento sono assoggettati a una ritenuta a titolo d’acconto da parte del sostituto d’imposta, devono poi essere dichiarati per scontare la residua parte dell’imposta dovuta dal contribuente.

All’esito dei controlli eseguiti in proposito, i finanzieri hanno quantificato in oltre 311.000 i compensi non dichiarati nel periodo dal 2009 al 2011.

Nel corso della verifica, le Fiamme Gialle si sono inoltre accorte che i compensi di alcune visite specialistiche, pari a oltre 14.000,00 euro, non erano stati dichiarati, sebbene fosse stata rilasciata la prevista certificazione e fosse stato annotato in contabilità il relativo corrispettivo. Evasa, in questi casi, ove prevista, anche l’IVA, per un ammontare superiore ai 2.000,00 euro.

Non solo, è stato ancora accertato che il professionista aveva anche omesso di dichiarare al Fisco i redditi fondiari relativi al possesso di 25 unità immobiliari, sia terreni che fabbricati, ubicati nelle province di Alessandria e di Genova.

Sarà ora compito dell’Agenzia delle Entrate quantificare le imposte dovute e i relativi interessi di mora, nonché definire l’entità delle sanzioni amministrative che da normativa variano dal 100% al 200% della maggiore imposta, quindi il medico, adesso, rischia di pagare davvero tanti soldi.

18 giugno 2013