Decine di soccorritori sono rimasti cinque ore sotto la pioggia e nel fango a cercare una ragazza scomparsa che in realtà si trovava comodamente tra le braccia del fidanzato, che adesso rischia una denuncia per procurato allarme.

L’inutile mobilitazione si è verificata alla periferia di Pontecurone, poco dopo la mezzanotte di mercoledì sera ed ha visto protagonista due giovani residenti a Retorbido in provincia di Pavia. L’episodio è avvenuto sulla statale 10 nei pressi della frazione Brugna al confine con Voghera: lui 30 anni, lei 29.

I sono appartati sul ciglio della strada quando scoppia un litigio e lei malgrado la pioggia esce dall’auto e si avventura tra i campi. Lui la chiama ma lei sembra non voler sentire ragioni fino a quando scompare dalla sua vista.

Il giovane preoccupato lancia l’allarme e sul posto arrivano i carabinieri di Tortona e Voghera, i Vigili del fuoco delle due città e persino la Guardia forestale. Piove a dirotto e il giovane convince le forze dell’ordine ad attivarsi e mettersi alla ricerca della ragazza. Una vera e propria mobilitazione che durerà fino alle cinque del mattino ma del tutto inutile, perché poco dopo il ragazzo riesce a mettersi in contatto con la fidanzata al telefono cellulare, la carica in macchina ed dà inizio ad una lunga discussione fino a quando i due non si chiariscono. Verso le 4 del mattino al riporta a casa e soltanto allora il giovane “si ricorda” di aver scatenato la mobilitazione che decine di soccorritori stavano cercando al sua ragazza in mezzo ai campi nel buio della notte e con la pioggia battente.

Il giovane avvisa le forze dell’ordine e spiega cos’è accaduto. Si scusa anche, ma ormai è l’alba…….

 7 marzo 2013