Un ufficio astruso che il Comune, a quanto pare, non ha considerato appieno senza mai rendere conto ai tortonesi cosa si facesse lì dentro e cosa è stato fatto in questi due anni. Stiamo parlando dell’Ufficio di Accoglienza Turistica (IAT),  in piazza Arzano, che non si sa come andrà a finire perché il Comune non ha rinnovato la convenzione con l’Unione delle Pro Loco (Unpli) per la sua gestione.

A parte potete leggere le pesanti accuse del presidente provinciale dell’Unpli, Bruno Ragni,  che attacca il Comune di Tortona in maniera anche molto pesante e potete leggere anche la risposta del Comune che però non entra nel merito della questione.

L'ufficio Iat di Tortona

L’ufficio Iat di Tortona

Il problema non è di poco conto perché l’ufficio Iat era stato inaugurato in pompa magna dal sindaco Massimo Berutti nel mese di ottobre 2010, con il primo cittadino che lo aveva presentato come toccasana per l’economia tortonese affidandogli grandi progetti.

Lo sportello Iat, in realtà, è sempre apparso un’entità poco nota ai tortonesi: in due anni di attività la città non è mai stata resa edotta di quello che facevano le due dipendenti che vi lavoravano, mai un comunicato, mai un incontro pubblico, mai niente che facesse pensare ad un rilancio turistico di Tortona.

Lo sportello era stato aperto grazie ad una convenzione del Comune di Tortona con L’Unpli e con la Strada del vino dei Colli Tortonesi e prevedeva il versamento di 12 mila euro all’anno da parte del municipio (6 mila ad ogni singola associazione) per la gestione dell’attività di rilancio turistico di Tortona e del Tortonese. Ci lavoravano due dipendenti: una dell’Unpli e l’altra della Strada del Vino, ma a quanto pare, l’attività non è mai decollata.

Così dopo due anni di lavoro in sordina, la convenzione con l’Unpli non è stata rinnovata e quella con la Strada del vino prorogata di qualche mese.

Al momento del suo insediamento l’Unpli aveva portato tavoli, computer e tanto materiale occupando gli uffici al secondo piano di palazzo Guidobono. Adesso l’unica addetta rimasta si trova al pian terreno e si scalda con un ventilatore portatile.

Se questo doveva essere il volano per una ripartenza turistica della città e dei prodotti di Tortona, il progetto è fallito miseramente.

Non sappiamo di chi sia la colpa: di certo che a sentire il presidente provinciale dell’Unpli sembra che la Giunta – Berutti  abbia perso una grande occasione di rilancio, una possibilità per cambiare rotta, per cercare di attirare gente in una città morta, senza iniziative di rilievo e senza un progetto in grado di  lanciare il turismo.

L’unico, forse, in grado di dare una piccola svolta ad una città abulica, diventata ormai una città-dormitorio di pendolari che fanno la spola per andare al lavoro a Milano, Genova, Alessandria, Torino e Voghera.

 27 febbraio 2013