Il sindacato USB è fortemente critico con il Comune di Alessandria: “Che la situazione in cui versa il comune di Alessandria e di quello che stanno subendo i lavoratori che sono anche cittadini – dice il segretario Giovanni Maccarino – è ormai storia conosciuta anche a livello nazionale ed è stato dimostrato anche nelle assemblee che abbiamo indetto che si sono svolte il 18 gennaio, una al mattino per tutti i dipendenti dell’ente e una nel pomeriggio per il personale del settore scolastico, educatori e collaboratori hanno registrato una partecipazione numerosa di lavoratori dei diversi settori.”

In queste assemblee dopo ampia discussione su tagli buoni pasto, produttività, straordinari, problematiche varie dei settori e le proposte del percorso di USB sono emerse diverse cose.

“Innanzi tutto – aggiunge Maccarino – la necessità e la consapevolezza di non sottostare tacitamente a decisioni unilaterali da parte dell’amministrazione e di avere e sostenere liberamente una organizzazione sindacale che non sia silente, non compiacente o complice, ma soprattutto che rispedisca al mittente le scelte scellerate di far ricadere sui lavoratori il ripianamento dei “buchi” creati da altri soggetti, anche questi noti a tutti.

L’assemblea ha riconosciuto in USB il soggetto sindacale con il quale affrontare insieme la deriva che si sta prospettando per l’ente comunale e ha deciso di aderire e partecipare alle prossime iniziative di lotta. A breve sarà calendarizzata, comunicata e messa a disposizione di tutti i dipendenti una giornata di sciopero e manifestazioni a sostegno di quanto sopra descritto, soprattutto per la mancanza di democrazia da parte del sindaco a confrontarsi con USB evidenziata anche dall’assenza in sede prefettizia a dimostrazione della nostra scomodità.”

Secondo l’Usb il Comune, nel frattempo, dovrebbe preoccuparsi di chiarire quali progetti ha per il futuro del personale (macrostruttura): “questo perché – conclude Maccarino – abbiamo notato che nel bilancio 2013 mancano 3 milioni di euro e nel 2014 circa 5 milioni di euro pertanto a nostro avviso non potranno che esserci tagli dei dipendenti. Di conseguenza lo sciopero e la mobilitazione diventano l’unico strumento per i lavoratori per contrastare tali scelte e l’USB si pone al fianco dei lavoratori fornendo tutti gli strumenti necessari per difendere salario, diritti, dignità.”

 20 gennaio 2013