Anche questa storica iniziativa culturale della città di Alessandria risente fortemente della situazione, ma non rinuncia a tenere, seppure in una sola giornata, il tradizionale appuntamento biennale.

Sabato 1 Dicembre, infatti, si terrà un convegno di letterati preceduto da una tavola rotonda che dovrà fornire spunto al dibattito e all’approfondimento.

Non vi è, questa volta, un tema ben specificato: si vuol sentire la voce del poeta in quanto artista e intellettuale, stimolarlo a esprimersi – lui che è senza dubbio il detentore principale dell’estetica e della civiltà della parola – sulla situazione, oggi, della società e della cultura.

Si è ritenuto, per questo motivo, di porre al centro della giornata colui che fin dall’inizio ha seguito negli anni l’evento, conferendo indubbio prestigio alla nostra Città: Giorgio Bárberi Squarotti, letterato di fama internazionale che, per l’occasione, verrà intervistato da due personaggi di notevole spessore, il giornalista Alberto Sinigaglia e il poeta Guido Oldani.

La loro tavola rotonda avrà per tema “La festa e la protesta”, espressione captata da una corrispondenza nella quale lo stesso Barberi definisce in questo modo l’incontro alessandrino.

Che sia una festa di alta cultura lo dimostra l’adesione di poeti e intellettuali data anche quest’anno alla Biennale, pur in un clima di notevole ristrettezza che senza dubbio condiziona lo svolgimento: per la prima volta, infatti, non vi saranno momenti di spettacolo e neppure la mostra di arte visiva che per molti anni ha affiancato, in parallelo, l’evento poetico e che giunse negli anni migliori a comprendere e riunire fino a più di cento artisti internazionali.

Non sarà tuttavia questa, in ogni caso, la Biennale della rinuncia: gli organizzatori, infatti, la propongono come segno di orgoglio per la città di Alessandria e anche la sede dice nello stesso senso: il museo della Gambarina è, infatti, custode della nostra identità e si impone di continuo con iniziative seguite da un pubblico numeroso e attento.

Occorre anche ricordare che questa “biennale del tempo difficile” si estende, quest’anno, in altre parti della provincia: a Casale, infatti, ha già preso avvìo nei primi giorni di novembre e si concluderà, verso la metà di dicembre, a Novi Ligure.

I licei alessandrini, inoltre, ospiteranno incontri fra gli organizzatori e gli studenti per illustrare gli aspetti della cultura poetica a noi contemporanea.

30 novembre 2012