Cesare Rossini, l’amministratore unico di Farmacom, la società che gestisce le due Farmacie non ha dubbi: il caso dell’illegittimità della società va risolto entro la fine dell’anno mediante l’ingresso all’interno della società di un altro socio. In caso contrario la società va sciolta perché è illegittima.

Lo ha detto lui stesso martedì pomeriggio, durante la riunione della Commissione Enti Partecipati, presieduta da Luigi Bonetti, alla quale non ha deliberatamente partecipato per protesta, uno dei cinque componenti, Paolo Ronchetti, che ha sempre ritenuto illegittima Farmacom.

La riunione aveva all’ordine del giorno la situazione economico – finanziaria della Società.

Rossini ha annunciato che il caso del Bilancio “in rosso” è stato risolto: i 4 milioni di euro che sono già stati versati al Comune per un canone di 10 anni e che la società ha reperito attraverso l’accensione di un mutuo con una banca locale che faceva chiudere in passivo il Bilancio verranno “spalmati” almeno a livello contabile in 50 anni e non in dieci.

Farmacom continuerà a pagare le rate di ammortamento in 15 anni alla banca, ma a livello contabile, questi soldi avranno un ammortamento pari a zero nei primi 3 anni e pari a 72 mila euro all’anno dal 2014 a 2060.

Rossini ha spiegato all’assemblea come ha ridotto al minimo le spese risparmiando 50 mila euro all’anno: “Per quanto riguarda il bilancio 2011 ho deciso di dividere la gestione ordinaria da quella straordinaria – ha spiegato l’Amministratore Unico di Farmacom -. Le perdite, nell’ordinario, erano abbastanza contenute ma sono intervenuto ugualmente tagliando gli straordinari, il mio stipendio da amministratore – e a tal proposito vorrei ribadire che non ho neanche un rimborso spese – e abbiamo disdetto l’adesione a Confindustria e l’ufficio che avevamo, trasferendoci in un ufficio del Palazzo comunale. La riduzione dei costi, in questo modo, è di circa 50-60 mila euro all’anno. Non sono grossi numeri ma Farmacom non ha grossi numeri. Sono consapevole di non portare grandi vantaggi con questi tagli ma sicuramente si realizzeranno minori costi”.

Poi ha spiegato che il problema dell’illegittimità va risolto entro la fine dell’anno perché se ciò non dovesse accadere la società dovrà sciogliersi.

Il bilancio della società sarà approvato nell’assemblea di venerdì 28 settembre.

 25 settembre 2012