Non ci spieghiamo il perché, ma all’Albo Pretorio del Comune di Alessandria, sono state pubblicate soltanto adesso, cioè in questi giorni, alcune delibere e determine che risalgono alla precedente amministrazione guidata dal sindaco Piercarlo Fabbio che inducono alla riflessione su come venivano impiegate le finanze comunali.

Tra quelle che ci hanno colpito in modo particolare segnaliamo la determina a firma di Paolo Ansaldi del 18 maggio scorso in cui il Comune di Alessandria decide di sponsorizzare due mostre d’arte (“Pop art” di Ludmilla Radchenko e “Ad Lucem” di Giovanni Sesia) pagando di tasca propria l’esibizione di alcuni artisti del conservatorio.

Per questo motivo eroga a fondo perduto: 160 euro all’Hotel Mercure di Spinetta Marengo, 240 euro all’osteria della Luna in brodo, 80 euro alla ditta Tronel di Vercelli per il servizio audio e 280 euro al Conservatorio Vivaldi.

La domanda che tutti si pongono è “perché queste due mostre hanno goduto dell’intervento del Comune mentre tante altre no? Su quale base è stato scelto di sponsorizzare queste due rassegne? Nella delibera non c’è scritto nulla se non un vago richiamo generale alla delibera “La città attraente” approvata dal Consiglio comunale di Alessandria il 9/10/2007. Difficile credere che nel 2007 avessero già previsto di organizzare mostre per cinque anni dopo…….

 15 agosto 2012