L’associazione “Agriteatro” propone diversi appuntamenti nel week. Questo il programma

Sabato 28 e domenica 29 luglio alla cascina San Biagio di Cremolino il laboratorio “Ci facciamo i fatti vostri” scrittura creativa teatrale, a partire da ciò che viviamo nell’ambiente e nella vita condotto da Renato Cuocolo e Laura Curino con la collaborazione di Tonino Conte.

Nel corso del laboratorio una mattinata sarà dedicata all’incontro con il regista Renato Cuocolo, e alla sua invenzione di una scrittura teatrale a partire dalla vita privata, vissuta da lui o dagli altri. Una scrittura che si è tradotta nel grande successo del teatro/vita della compagnia Cuocolo Bosetti.

Tutta diversa l’esperienza di invenzione drammaturgica di Laura Curino, che prende invece a motivo grandi avvenimenti e drammi storici e sociali, di cui è uno straordinario esempio il suo ultimo spettacolo Malapolvere/veleni e antidoti per l’invisibile (da Silvana Mossano) dedicato alla tragedia dell’amianto. Posti ancora disponibili. Costo 10 euro.

 

Sabato 28 luglio, a Prasco, alle ore 17, nel giardino del castello di Prasco verrà messa in scena la commedia teatrale “In viaggio, storie in valigia” con Elisabetta Salvatori; al violino Matteo Ceramelli

Elisabetta Salvatori, scrittrice e attrice con un vero talento per le fiabe ha composto queste sei “Storie in valigia” e ognuna è un piccolo teatrino, uno stanzino magico, e di valigia in valigia il palcoscenico si riempie di nuovi, sorprendenti quadri colorati. Chi narra è una viaggiatrice, che nel suo andare per il mondo ha conosciuto tante storie che non ha voluto rischiare di dimenticare: allora le ha chiuse in valigia per portarle a casa e poterle narrare, un giorno. Le favore sono accompagnate dalle note del delicato violino di Matteo Ceramelli.

Alle ore 18.30, nel prato e porticato del castello di Prasco “the diary project” con Iraa theatre di Melbourne vissuto da Roberta Bosetti con la regia di Renato Cuocolo

Dal primo gennaio 2004 per sei mesi Cuocolo/Bosetti tengono un diario quotidiano. Quel diario è ora il punto di partenza dello spettacolo. The Diary Project è la storia di un’ossessione della memoria e dell’inconscio che deriva dall’ostinazione ad affrontare l’esistenza attraverso la ricostruzione del passato. Il diario è inteso come punto di partenza per innescare il meccanismo della memoria personale e collettiva. Di conseguenza non è solo la vita che entra nel teatro ma anche il teatro che entra nella vita e la in-forma. Nel Diary Project lo spazio domestico e personale è offerto allo sguardo estraneo dello spettatore a cui è permesso accedere a quell’intimità normalmente preclusa.

 26 luglio  2012