Nel primo trimestre 2012 la produzione industriale è diminuita rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, ma meno delle attese. Secondo le risultanze della 162^ indagine congiunturale condotta da Unioncamere Piemonte in collaborazione con le Camere di Commercio della regione, infat-ti, i livelli di attività dell’industria manifatturiera sono diminuiti dell’1,1 per cento anziché del 5,6 come era stato comunicato, in base ai dati ancora provvisori, nel corso della “Giornata dell’Economia”.

La flessione produttiva ha interessato, in particolare, le industrie alimentari (- 5,3 per cento) e metal-meccaniche (-1,0) mentre sono risultati in crescita i livelli di attività delle industrie chimiche, petrolifere e delle materie plastiche (+3,0) e della gioielleria (+2,8); in calo, infine, la produzione delle altre industrie manifatturiere (-2,9 per cento).

Con riferimento alla dimensione delle imprese per fasce di addetti la congiuntura è apparsa meno favo-revole per le micro imprese (fino a 9 addetti), che hanno accusato un calo produttivo del 4,1 per cento e per le piccole vale a dire quelle con un numero di addetti compreso tra 10 e 49 (-1,4 per cento); al con-trario le imprese di medie dimensioni (da 50 a 249 addetti) hanno incrementato i livelli produttivi dell’1,6 per cento e le grandi imprese (250 addetti e più) hanno fatto registrare una crescita dello 0,2.

L’importanza delle domanda estera è messo in luce indirettamente anche dai dati relativi agli ordinativi pervenuti alle imprese dal mercato interno (- 4,0 per cento) e dal già ricordato andamento del fatturato totale (+2,2 per cento).

“L’andamento della produzione in provincia nel primo trimestre dell’anno – ha commentato il presidente della Camera di Commercio di Alessandria, Piero Martinotti – costituisce una piacevole sorpresa. I dati provvisori avevano fatto intravedere il rischio di una pesante flessione che fortunatamente sembra es-sere stato scongiurato”.

“Ancora una volta – ha continuato il presidente Martinotti – i livelli di attività delle nostre imprese sono stati sostenuti dalle esportazioni che si sono dimostrate così la componente più dinamica della doman-da, anche se desta qualche preoccupazione l’andamento dei nuovi ordinativi affluiti alle imprese da ol-tre confine”.

“In ogni caso – ha concluso il presidente della Camera di Alessandria – senza una significativa ripresa delle principali componenti della domanda interna (consumi ed investimenti) per la quale sono indi-spensabile politiche volte a privilegiare la crescita economica, ben difficilmente l’industria manifatturiera provinciale potrà registrare livelli di attività particolarmente dinamici”.

14 Maggio 2012