Antonello Brunetti, ambientalista, storico e personaggio stimato a Castelnuovo, a Tortona e in tutta la zona, attacca durante il Partito Democratico sulla vicenda del Terzo Valico.

“Il Terzo Valico – dice – è nato nell’immondezzaio tangentizio degli anni 1989-1991; non ha alcuna giustificazione; non è minimamente interessato a migliorare le ferrovie utilizzate dal 95% degli utenti (ossia dei pendolari); regala a pochi risorse economiche gigantesche necessarie come il pane per ben altre cose; fa danni irreversibili alla natura e all’ambiente; favorisce il solito ricatto “ ti do qualche posto di lavoro, qualche rotatoria e tu taci su condizioni dei lavoratori e sulla salute delle popolazioni coinvolte; usa uno spiegamento massiccio di risorse (e di frottole) per favorire acquiescenza. Ma lasciamo perdere le mille falle di questa sgangheratissima carretta del Terzo Valico e analizziamo le ultime prese di posizione da parte dei sindacati e del Partito Democratico.Costoro non hanno mai accettato un dialogo, un incontro con chi aveva perplessità su quest’opera e presentava proposte alternative. L’atteggiamento era assai vicino alla derisione.”

Brunetti contesta soprattutto la proposta, avanzata dal PD che chiede un Osservatorio ambientale proprio sul Terzo Valico.

“Ho alle spalle un po’ di annetti e di esperienza – aggiunge Brunetti – e so benissimo che questo è il solito trucco per far credere di essere aperti al confronto. Non ho mai visto un osservatorio ambientale funzionare: o non vengono convocati, o escludono le componenti critiche, o chi li presiede cambia ogni sei mesi, insomma l’inutilità personificata. IL PD di Borioli, Muliere, Barisone afferma che senza il Terzo Valico l’Italia andrà a rotoli (“ è un’opera strategica per lo sviluppo dell’Italia”).Daniele Borioli aggiunge “uno studio approfondito costi/benefici sottoscritto da esperti esterni potrebbe fare chiarezza su questo punto”. Ma benedetto figliolo, il capo dell’Italfer Mauro Moretti da cinque anni dichiara che questa linea al massimo darà una resa del 15% e quindi ogni anno noi tutti pagheremo l’85% di questa linea inutile, la sesta che unisce la Liguria alla pianura padana. Il costo di costruzione sarà tutto a carico nostro e ogni contribuente italiano dovrà essere salassato di 350 euro per costruire questa linea che costa 135.000 euro al metro. Cosa vuoi sapere di più?”

Ma Brunetti contesta anche il consigliere regionale Rocchino Muliere: “questultimo – conclude Brunetti – accenna a san Bovo di Novi e agli operai dei cantieri che riempiranno i ristoranti locali . Ma brava gente, leggetevi per bene quel pasticciaccio di progetto bocciato già tre volte nel 1994, nel 1998 e nel 2000. Leggerete che di SanBovo non si dice pressoché nulla (a parte un deposito di smarino) e che i cantieri saranno totalmente autosufficienti.Buffo poi il riferimento ai pendolari che avranno treni favolosi tutti per sé dopo la costruzione della TAV che libererà le linee dai treni merci. Che bubbola! Non si investe un euro per i pendolari, si taglia dappertutto, si chiudono tratte importanti; non si fa un intervento prioritario come il quadruplicamento della Tortona-Voghera. E tutto questo nel deserto dei trasporti merci. Infatti sono ridotti ai minimi termini i convogli merci, spesso soppressi per mancanza di carichi e i teu che la Genova-Milano doveva muovere nel 2010 (previsione del 1996) non sono affatto quattro milioni, ma poco più di centomila ( i tre valichi attuali hanno una potenzialità di 2.400.000 teu).”

27 maggio 2012