I No-Tav stanno esagerando e ledono la democrazia e la libertà altrui. Lo pensano i pendolari acquesi: “in questi giorni – dice Alfio Zorzan dell’Associazione pendolari – le proteste dei NO TAV in Val di Susa si stanno espandendo in varie zone d’Italia creando disagi e anche danni al patrimonio ferroviario. La stazione di Torino Porta Nuova e’ sicuramente la piu’ colpita da queste manifestazioni, ma alcuni focolai di protesta si sono avuti in questi giorni anche nelle stazioni di Genova Principe e Brignole. Noi pensiamo che in democrazia ogni dissenso meriti spazi adeguati per essere espresso, ma questo deve accadere senza ledere le liberta’ di chi la pensa in modo diverso. Secondo noi chi compie questi atti di violenza non esprime nessuna idea, ma compie solo atti di vandalismo su treni utilizzati ogni giorno da centinaia di lavoratori, spaventando decine di viaggiatori e provocato danni al patrimonio di tutti noi.”

Secondo i pendolari acquesi i punti di vista devono essere argomentati con dati utilizzando le parole e non la violenza nel rispetto delle leggi della Repubblica Italiana, ed e’ questa la base del nostro comportamento nei confronti delle istituzioni e delle imprese ferroviarie su argomenti inerenti il TPL.

“Ieri sera – aggiunge Zorzan – il treno 10441 in partenza da Torino Porta Nuova per Acqui Terme alle ore 18.40 e’ stato vittima di queste violenze alla stazione Porta Nuova partendo alle 21.40. Ieri era anche giornata di sciopero generale del Trasporto pubblico con diversi treni soppressi. Gruppi di pendolari sono stati “abbandonati” qua e la’ senza informazioni come purtroppo continua ad accadere in caso di probemi di esercizio. Alcune persone, in attesa ad Asti prima delle 19, sono partite per Acqui quasi alle 21 con un bus.”

2 marzo 2012