Solo per un fortuito caso la donna che guidava la propria auto diretta verso la stazione di Diano, è uscita miracolosamente illesa dall’abitacolo dopo essersi schiantata contro un palo, ma il numero degli incidenti in via Rossini a Diano Marina, che poi si trasforma in via Argine Sinistro del trorrente Evigno nel Comuni di Diano Castello e Corso Saguato in quello di Diano San Pietro, comincia ad essere davvero numeroso.

L’ultimo, in ordine di tempo è avvenuto verso le 12,30 di oggi, venerdì 9 marzo, quando una donna di circa 40 anni, per cause ancora in corso di accertamento, ha perso il controllo della macchina che stava guidando ed è andata a sbattere contro un palo dell’illuminazione pubblica che è stato abbattuto.

Secondo la prima sommaria ricostruzione sembra che l’auto si sia addirittura capottata e la conducente deve accendere un cero alla Madonna se è riuscita ad uscire indenne dallo schianto.

Non si tratta di esagerazione, visto il notevole dispiegamento di soccorsi che c’è stato con ambulanza del 118, Carabinieri, Vigili del Fuoco e Polizia Locale.

Tutto per fortuna è finito bene, con la donna che ha rifiutato il trasporto in ambulanza all’ospedale perché stava bene e i Vigili del Fuoco di Impera che hanno messo in sicurezza l’auto, ma questo ennesimo incidente deve far riflettere le Amministrazioni dei tre Comuni interessanti sulla pericolosità di una strada che fino all’anno scorso era scarsamente frequentata ma che adesso con la presenza della nuova stazione è diventata  pericolosissima, sia per i pedoni la percorrono a piedi, sia per tutti coloro che utilizzano i mezzi.

Una strada non adatta a sopportare l’intenso traffico dei pedoni e una strada che, specie nella bella stagione, è frequentata da tanti viaggiatori che con le loro valige. Viaggiatori che, come potete vedere nella foto non transitano certo in sicurezza

La strada poi, è parallela all’argine sinistra del Torrente Evigno che in alcuni tratti è aperto e accessibile a chiunque.

A dire il vero il Comune di Diano Marina, per quanto riguarda  il tratto di sua competenza ha installato degli “Velo Ok” ma si tratta di strumenti blandi che hanno una funzione quasi palliativa.

Di certo il problema della sicurezza lungo tutta la strada non è da sottovalutare e forse i tre Comuni dovrebbero fare qualche azione congiunta al fine di sollecitare l’invio di fondi per la messa in sicurezza della strada.