Il grande cuore di Ugo Di Lascio, di San Ruffino di Sarezzano (nella foto al centro) , ha cessato di battere improvvisamente questa notte per infarto. Andato in pensione pochi anni fa – era poliziotto della Stradale – ha dedicato tutto il suo tempo libero, come volontario, ai bambini del Piccolo Cottolengo di Tortona, al Centro Mater Dei e al Santuario della Madonna della Guardia.

Sempre disponibile e generoso si metteva a disposizione per qualunque necessità. Da anni, con la moglie Maria e la figlia Emanuela, si prendeva cura amorevolmente di Edoardo, ospite al Piccolo Cottolengo, come se fosse un proprio figlio. Aveva lasciato la sua Acerno (Salerno) a soli 14 anni per trovare lavoro qui al nord. Cresciuto alla scuola del sacrificio e del senso del dovere, aveva un animo particolarmente sensibile per i poveri e i bisognosi, sostenendo tutte le iniziative a favore delle missioni dell’Opera Don Orione, sparse nel mondo. Tra i tanti messaggi pervenuti in queste ore, riportiamo quello di Don Vincenzo Alesiani, che per tanti anni ha animato gli esercizi spirituali per i laici, cui Ugo e Maria hanno sempre partecipato: “Gesù direbbe di lui: ecco un vero uomo in cui non è inganno. Operoso e umilissimo”.

Sempre attivi, come coppia, nel MLO (Movimento Laicale Orionino) hanno partecipato ai numerosi eventi, con gioia ed entusiasmo. Innamorato di Don Orione, ha fatto della carità e del servizio la sua bandiera e lo scopo dell’ultima parte della sua vita. Marito e papà affettuoso, legatissimo alla sua famiglia; amico vero e sincero, sempre presente. “Ci lascia una preziosa eredità – dice Don Achille Morabito, amico e confidente da tanti anni -,  a cominciare dalla fede vissuta con profonda convinzione e testimoniata con gesti concreti di carità e di dedizione agli altri. Un compagno di viaggio che tutti vorremmo avere nella vita”. “E’ stato un amico sincero fin dal primo momento che l’ho conosciuto, ha detto il rettore don Renzo Vanoi, la disponibilità e la sincerità che ha sempre dimostrato siano una lezione di vita per tutti noi che camminiamo su questa terra cercando ogni giorno di compiere opere di bene”. “Realizzare la sua scomparsa non è facile, ha detto il caro amico Fabio Mogni, come fare a scrivere un articolo su colui con il quale dal 2005 abbiamo condiviso ogni cosa del nostro mondo orionino e non solo, ogni angolo del Mater Dei e del Santuario parla di te Ugo, di ogni cosa compiuta perchè mai ti tiravi indietro.Ma la fede nel Risorto ci da forza di credere che tu sei là con il tuo Signore, con Don Orione e che sfoglierai le pagine più belle della tua vita terrena e sicuramente dal cielo ci avrai già lanciato una di quelle tante strisce colorate che attaccavi per le feste, perchè il nostro legame non possa finire mai anche se per ora non ci vedremo più”. Se “alla sera della vita saremo giudicati sull’amore” –  come diceva San Giovanni della Croce – Ugo ha superato l’esame in modo brillante.

Don Achille Morabito