A parte Marco Ghirelli consigliere di minoranza del PD che ha sostenuto da solo il progetto della ciclabile sul tracciato dell’ex ferrovia, tutti i consiglieri comunali di Diano Marina, chi più chi meno, si sono espressi favorevolmente alla realizzazione della pista ciclabile che corre parallela al mare, al posto dell’Aurelia anche se difficilmente il progetto potrebbe essere realizzato prima di 10-15 anni. “un progetto – ha detto il sindaco Giacomo Chiappori – che vista l’età io potrei non vedere, ma noi abbiamo gettato le basi affinché in futuro ci siano tutti i presupposti affinché venga realizzato.

Questo in sintesi, quanto emerso dal consiglio comunale che si è svolto lunedì sera. Quasi due ore e mezzo di discussioni fra maggioranza ed opposizione  con i lavori conclusi ben oltre l’ora di cena, ma alla fine – Ghirelli a parte – tutti sono stati soddisfatti, anche Simone Borgarello del Movimento 5 stelle che malgrado la giovane età si è dimostrato tignoso e insistente, fino ad avere tutte le attenzioni del Sindaco Chiappori che stavolta non ha sbuffato, ma armato di pazienza ha risposto con dovizia alle 10 domande sollevate dal giovane consigliere che noi abbiamo pubblicato integralmente e in anteprima.

Agli altri consiglieri di minoranza il sindaco Giacomo Chiappori e il suo vice Cristiano Za Garibaldi, avevano risposto ampiamente illustrando il progetto e l’idea di realizzare la ciclabile fronte mare, idea pubblicata in anteprima dal nostro giornale e poi raccolta a ruota da tutti gli altri organi di informazione, cartacei e online.

Perdonateci questa piccola divagazione sulla cronaca del consiglio, ma visto che siamo stati subissati di critiche e dubbi sulla veridicità dei nostri scritti, era giusto dare a Cesare ciò che è di Cesare.

Cristiano Za Garibaldi ha spiegato i motivi che hanno portato a questa scelta: “Tutto – ha detto  in consiglio – ruota attorno alla necessità di sistemare il torrente Evigno e alla viabilità per la nuova stazione inaugurata di recente col raddoppio della linea ferroviaria Andora-San Lorenzo: con l’inaugurazione ci siamo trovati col cerino acceso, nel senso che ci siamo resi conto che non era stata fatta alcuna programmazione e non erano stati fatti progetti né interventi per garantire i collegamenti e la viabilità alle altre città del Golfo. Secondo un accordo di programma del 1998 si doveva fare una strada di cantiere che non è stata fatta e siccome la nuova viabilità per la stazione è un obbligo e deve garantita attraverso una strada a norma, in fretta e furia  abbiamo preso in mano un progetto del 2011 dell’Amministrazione Burlando che prevede un collegamento dall’inizio di Diano Marina con allargamento di via Saponiera utilizzando il sedime della ferrovia, la riarginazione del torrente e una strada fino alla stazione, meglio conosciuto come il ‘Progetto Rolando’. I 7 comuni del Golfo, quindi, hanno firmato un protocollo d’intesa insieme alla Regione e alle Ferrovie.”

L’intervento, del costo di circa 6-8 milioni è imprescindibile e verrà realizzato nei modi e nei tempi dovuti. Questo “taglia la testa al toro” all’idea di realizzare una pista ciclabile sull’ex sedime della ferrovia perché una parte dell’ ex linea ferroviaria verrà utilizzata per realizzare questo tracciato.

Non solo, ma il “Progetto Rolando” prevede anche un  secondo lotto, anche se più oneroso (circa 15 milioni di euro) e ancor più lungo da realizzare e riguarda l’utilizzo di tutto il sedime della vecchia ferroviaria realizzando una nuova Aurelia consente al comune di spostare il traffico “liberando” l’attuale Aurelia che verrebbe trasformata in pista ciclabile realizzando una Diano Marina più vivibile e frequantata come potete vedere dalla proiezione in immagini che pubblichiamo.

Le motivazioni di questa scelta le ha spiegate lo stesso Za Garibaldi: “Sul primo lotto del progetto Rolando (il collegamento alla stazione – ndr) non è possibile fare nulla e la viabilità non può essere modificata; per quanto riguarda il resto il Piano regolatore prevede sul sedime della ferrovia opere viabilistiche e parcheggi. la scelta della ciclabile in riva al mare è evidente: la gente preferisce la ciclabile sul mare, non sui condomini e l’esempio di Arma di Taggia è evidente. Anche a Bordighera stanno facendo questa scelta.”

Come sarebbe la ciclabile sul mare