Ce l’hanno messa tutti i soccorritori del 118 cercando di arrivare da ogni accesso possibile a Fubine, comune da dove erano arrivate due chiamate di intervento, ma non c’è stato nulla da fare: le ambulanze non riuscivano ad avanzare a causa del ghiaccio sulle strade.

Per arrivare in paese gli operatori del 118 hanno dovuto chiedere aiuto a carabinieri e Vigili del fuoco perché sia l’accesso da Alessandria, sia quello dalla provincia di Asti erano impraticabili.

E’ accaduto ieri sera, giovedì, poco prima di mezzanotte quando una donna telefona al 118 perché il suo uomo era immobile e non respirava.

Partono le ambulanze che però si “piantano” a causa del ghiaccio. Ai soccorritori del 118 non resta altro che chiedere aiuto.

Attendono circa due ore prima che i Vigili del fuoco di Alessandria attrezzati con mezzi adeguati, possano trasportali a Fubine per gli interventi di soccorso (nel frattempo infatti se nera aggiunto un secondo) e quando arrivano sul posto non possono fare altro che constatare il decesso dell’uomo per cause naturali, mentre il secondo intervento è riuscito.

Probabilmente l’uomo era già deceduto al momento della chiamata e anche se giunti prima difficilmente gli operatori del 118 avrebbero potuto far qualcosa per salvarlo, ma l’episodio merita di salire agli onori della cronaca perché mette in risalto una grave situazione.

Non sappiamo se la causa della strada ghiacciata sia dovuta ad un improvviso evento climatico non preventivabile, a un’insufficiente spargimento di sale o ad altro, ma ci auguriamo che fatti come questi non debbano più ripetersi, perché il lavoro del 118 è troppo importante e non può subire intoppi di questo genere.

A bordo delle ambulanze, infatti, ci sono persone che possono salvare delle vite umane e per questo devono essere messe nelle condizioni di lavorare in maniera ottimale per poter arrivare sul luogo della chiamata di soccorso nel più breve tempo possibile.