Il caso è stato scoperto dal  Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro di Alessandria e questo rappresenta uno dei casi più eclatanti che favorisce il fenomeno dell’immigrazione irregolare o clandestina.

Il caso preso in esame è stato esaminato durante l’illustrazione dell’attività svolta nel 2016 dai carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro  che hanno portato a termine diversi ed efficaci  controlli nel settore degli esercizi pubblici, in particolare in un night club alessandrino, camuffato da circolo privato è stata riscontrata la presenza di decine e decine di ragazze neocomunitarie ed extracomunitarie tenute ad   intrattenere i clienti appartandosi con loro, ricevendo da costoro un compenso di 15 euro per ogni venti minuti di compagnia, somme da destinare poi al presidente del circolo privato.

Tale attività ha permesso di far emergere 16 lavoratrici dello spettacolo “in nero” prive di qualsiasi contratto di lavoro, di cui 7 prive di permesso di soggiorno per motivi di lavoro, la sospensione imprenditoriale dell’esercizio ai sensi ex articolo 14 del D.Lgs. 81/2008, il deferimento in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria ai sensi ex art. 22, comma 12 e successive modifiche, per aver fatto prestare attività lavorativa a personale sprovvisto di permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato, violazioni amministrative pari a euro 52.000, nonché la chiusura definitiva del locale.

“E’in questi settori – dice  il Luogotenente dei Carabinieri  Domenico Cortellino – che maggiormente si annida il fenomeno dell’immigrazione irregolare o clandestina, esso costituisce uno dei principali fattori incrementali del lavoro sommerso, infatti spesso per gli immigrati questa è l’unica possibilità di sostentamento e che spesso, si trasforma facilmente in forme di sfruttamento lavorativo.”