Giocare a calcio in Terza categoria non è facile: ci sono giocatori anche esperti robusti che spesso vengono schierati in difesa per impedire agli avversari di segnare, per questo motivo uno dei ruoli più difficili è quello dell’attaccante o del trequartista, due ruoli sesso oggetti di marcature molto strette da parte degli avversari.

Giocare in attacco on è facile e lo è ancor meno per un giovane di belle speranze, ma qualcuno ci sta riuscendo e anche bene visto che ha già gli occhi addosso di alcuni osservatori.

Stiano parlando di Leonardo Grillo, tortonese, 16 anni, da sempre mero 10 dell’Audax Orione di Tortona che dopo aver giocato  nelle giovanili, da qualche mese è stabilmente titolare della prima squadra dell’Audax che sta disputando il campionato di Terza Categoria.

Leonardo fin da piccolo ha messo  doti tecniche innate  e si è visto assegnare quella maglia con il numero dieci che è sinonimo di preminenza, carisma e capacità, legata ai nomi dei più grandi in assoluto, da Pelé a Di Stefano, da Maradona a Platini.

Ha sempre giocato  nell’Audax Orione, tanto da diventare quasi il simbolo di una società i cui giocatori, per via del nome del rione di Tortona in cui opera, vengono chiamati “i brasiliani”; avere, per di più, come colori sociali quel verde-oro che proprio la nazione leader in campo calcistico ha trasformato nei “colori del calcio”…rappresentano tanti indizi tali da confermare la presenza di un DNA da predestinato e la sentenza, assoluta e definitiva, di essere nati per fare calcio.

Leonardo ha un  fisico slanciato, ambidestro, tecnica e velocità fuse in un tutt’uno ne fanno un giocatore imprendibile per qualsiasi avversario, capace di seminare il panico in qualsiasi difesa e di segnare gol a grappoli.

Proprio il gol è sempre stato il compagno di viaggio preferito nell’avventura calcistica di Leonardo: 15 nella stagione 2014, 18 in quella successiva vissuta a cavallo di due campionati, quello Allievi e quello Juniores, senza contare i tantissimi messi a segno negli anni precedenti. Il gol nel sangue, trasmesso forse proprio in quel DNA da predestinato di cui parlavamo, da papà Davide, anch’egli bomber di razza negli anni ’80 e che sembra perpetuarsi anche nel più giovane dei Grillo, Niccolò, un 2003 capace di realizzare più di cento reti in un’unica stagione.

Nel corso dell’estate 2016 l’Audax decide di non iscrivere una squadra Juniores ai tornei provinciali, inserendo una nidiata di promettenti ragazzini che tanto bene avevano dimostrato di saper fare a livello giovanile direttamente nel calcio…dei grandi. Una Terza Categoria da affrontare come banco di prova formativo per il futuro dei ragazzi stessi e di una società che vuole tornare a essere un nome importante nell’ambito calcistico provinciale. Esperienza che non spaventa certo Leonardo, che dimostra immediatamente di poter recitare un ruolo importante anche su un palcoscenico che per caratteristiche potrebbe rivelarsi particolarmente complicato.

Sette gol in questa prima parte di stagione, in barba a marpioni ricchi di esperienza e colpi proibiti che però nulla hanno potuto di fronte alla tecnica, alla velocità, alla classe e al fiuto del gol di questo piccolo grande bomber.

“La mia grande fortuna – dice il ragazzo – è stata quella di incontrare mister Dicaro, con cui ho attraversato buona parte della mia esperienza calcistica. Con lui sono cresciuto nei Pulcini e gli devo molto. L’Audax è casa mia, con la maglia verde-oro e con i miei compagni sono cresciuto e spero di continuare a crescere con la serenità e la tranquillità che mi derivano da un grande gruppo che può raggiungere grandi risultati. Un sogno? Arrivare a indossare quella maglia grigia dell’Alessandria di cui mio nonno Renato era tifosissimo.” La determinazione non manca, le doti tecniche ci sono tutte, l’augurio è per quel pizzico di fortuna che non può mancare per realizzare i sogni.