Lei ha 29 anni, è tortonese e fa la commessa; lui di anni ne ha 23 abita a Viterbo e frequenta l’università di Roma.

Dopo scambi di messaggi e promesse, avevano deciso finalmente di incontrarsi, ma la voglia di effusioni spinte e di sesso è stata talmente forte da metterli nei guai. Così entrambi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per atti osceni in luogo pubblico.

E’ accaduto nei giorni scorsi a Genova ed esattamente sugli scogli di Punta Vagno, proprio davanti al cuore della città, a breve distanza da un parco pubblico e dal quartiere Foce dove si svolge la Fiera di Genova.

I due, secondo la prima sommaria ricostruzione delle Forze dell’ordine, hanno deciso di incontrarsi nel capoluogo ligure giovedì scorso e verso le 15,30 e dopo una passeggiata in corso Italia raggiungono la spiaggia libera di Punta Vagno a breve distanza dai giardini Govi.

Qui stendono gli asciugamani sulla sabbia e sotto il sole, iniziano a scambiarsi effusioni in mezzo alla gente, poi si spostano verso gli scogli.

In questa zona i giovani continuano con baci e carezze, ma in maniera così esagerata da richiamare le attenzioni di due mamme con bambini al seguito.

Una di loro si avvicina alla coppia e chiede ai giovani di contenersi perché poco distante sono presenti molti bambini.

Inizia una discussione verbale che ben presto degenera e sarebbe stata proprio la commessa  tortonese a risentirsi maggiormente dei richiami della donna, ritenuta forse troppo bigotta dalla giovane, e passare dalle parole ai fatti, schiaffeggiando la mamma per averla “disturbata” durante le effusioni col partner.

Un atto estremo che convince i due giovani ad allontanarsi dirigendosi verso corso Italia.

Nel frattempo però arriva la polizia che in seguito alle alle indicazioni di presenti, ferma la coppia poco distante. I due giovani cercano di spiegare agli agenti che non hanno aggredito nessuno, che se ne stavano appartati e tranquilli e sarebbero stati gli altri a disturbare le loro effusioni.

I poliziotti, però, dopo averli identificati li denunciano per atti osceni in luogo pubblico.