bambini obesi - QUna decisione importante quella di dire “stop” alla vendita del cibo spazzatura nelle scuole a favore di alimenti locali, freschi e sani come spremute, frutta e verdura di stagione, anche da sgranocchiare e in grado di assicurare senso di sazietà e garantire un adeguato apporto idrico, può contribuire a sconfiggere i problemi di eccesso di peso e obesità.

“Non posso che elogiare e condividere appieno – afferma il presidente provinciale Coldiretti Alessandria Roberto Paravidino – il protocollo approvato dai venti assessori all’agricoltura delle regioni italiane nel quale si afferma che è vietata la distribuzione ai minori, mediante distributori automatici e in ogni luogo aperto al pubblico di alimenti e bevande sconsigliati ovvero contenenti un elevato apporto totale di lipidi per porzione, grassi trans, oli vegetali, zuccheri semplici aggiunti, prodotti ad alto contenuto di sodio, nitriti e/o nitrati utilizzati come additivi, aggiunta di zuccheri semplici e dolcificanti, elevato contenuto di teina, caffeina e similari”.

In l’Italia un bambino su quattro è in sovrappeso, mentre il 10,6 per cento è addirittura obeso: dati allarmanti che impongono riflessioni e prese di posizione pragmatiche poiché il rischio è che i giovani di questa generazione potrebbero essere i primi a vivere meno dei propri genitori”.

Una situazione paradossale nella patria della dieta mediterranea che ha fino ad ora garantito agli italiani una vita media di 79,4 anni per gli uomini e di 84,5 per le donne, tra le più elevate al mondo.

L’aumento di peso è infatti un importante fattore di rischio per molte malattie come i problemi cardiocircolatori, il diabete, l’ipertensione, l’infarto e certi tipi di cancro. E le tendenze non sono incoraggianti perché con la crisi il numero dei bambini e adolescenti che mangia frutta e verdura a ogni pasto è sceso al 35 per cento nel 2013 rispetto al 37 per cento dell’anno precedente, mentre quelli che la mangiano una volta al giorno sono passati al 35 per cento contro il 39 per cento e si registra anche un aumento di coloro che non l’assumono o lo fanno un massimo di 2 volte a settimana (31 per cento contro il 24 per cento).

La grande diffusione dei distributori automatici dove acquistano 23 milioni di italiani, tra i quali ben dieci milioni regolarmente, deve essere accompagnata – aggiunge il direttore provinciale Coldiretti Alessandria Simone Moroni – da una innovazione che punti a privilegiare prodotti naturali, di stagione e Made in Italy con obiettivi salutistici ma anche di formazione, soprattutto nelle scuole.

Un obiettivo che può essere sostenuto con l’aiuto dei nuovi distributori automatici di frutta e verdura snack che si stanno diffondendo e dove è possibile acquistare a prezzi calmierati frutta fresca, disidratata o spremute di origine nazionale senza aggiunte di zuccheri o grassi come alimento rompi-digiuno per una merenda sana alternativa.

La Coldiretti è impegnata nel progetto “Educazione alla Campagna Amica” che coinvolge oltre centomila alunni delle scuole elementari e medie in tutta Italia che partecipano ad oltre tremila lezioni in programma nelle fattorie didattiche e agli oltre cinquemila laboratori del gusto organizzati nelle aziende agricole e in classe. L’obiettivo – conclude la Coldiretti – è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’ agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e  fermare il consumo del cibo spazzatura.

Coldiretti Alessandria



 25 ottobre 2014