Il nostro passato, senza Alli due buoi rossi, non avrebbe significato. L’antica  locanda, oggi albergo di prestigio, ha una storia incisiva nata due secoli or sono, per merito di una coppia di corposi buoi, dal pelo fulvo i quali, certamente, vi hanno pernottato, attribuendo il nome

L’esercizio più remoto, fra gli altri di cui si è riusciti ad acquisire notizie, è l’Albergo Antico Alli Due Buoi Rossi.


E’ il 1741 quando, nello stesso isolato, sorge una trattoria, forse la più prestigiosa del tempo, per merito di Antonio Capra, un commerciante giunto dalle Langhe il quale, per un contrastato amore nei confronti di una fanciulla alessandrina, ha acquistato il fabbricato, sito nell’attuale via Cavour.

Il gestore accoglie gli avventori, in particolare i buongustai, con i piatti tipici del tempo, sostenuti da un eccellente servizio, da oltre due secoli.

Mario Balza, figlio di un operaio della Borsalino con il grillo dell’albergatore, acquisisce, nel 1920, la prestigiosa trattoria per trasformarla, a poco, a poco, in un lussuoso albergo. Egli, pur non conoscendo il mestiere alla perfezione, sapeva servire i bolliti come nessun altro. La scelta accurata dei vini, poi, è sempre stata un vanto dei titolari; del resto un buon bicchiere aiuta a gustare meglio i cibi e, fattore di prestigio, aiuta il buon sonno, elementi essenziali non di poco conto per un albergo.

L’idea, avuta da quest’uomo, si è dimostrata un notevole successo; infatti, con l’indefesso lavoro, l’accurata gestione, la scelta mirata dei fornitori, ha impresso al locale un costante, continuo miglioramento.

Edmondo, subentrato al padre, ha ceduto, a sua volta, l’attività ai figli Mario, Giorgio, Elisabetta gestendo l’Antico Alli Due Buoi Rossi, con la forma giuridica, nel cui seno partecipa l’intera famiglia.

L’impronta, con il decorrere del tempo, è migliorata, la qualità, la cortesia sono costantemente in sintonia alle varie epoche trascorse come da quel lontano 1741, anno in cui sorgeva la raffinata trattoria.

Una magnifica porta a vetri si apre su un lussuoso ingresso; poco discosta la saletta liberty. Qui non sono mancati artisti figurativi, concertisti venuti ad esprimere la loro bravura; in questo luogo si sono tenuti congressi, con la partecipazione dei più autorevoli studiosi o personaggi di spicco.

Franco Montaldo