La disperazione di un padre tortonese che vede il proprio figlio di 16 anni in pericolo, a causa di una situazione che a Tortona (ma non solo, perché il problema é comune in quasi tutte le città) non garantisce sicurezza. Non si parla soltanto di droga che viene spacciata in molte zone, ma anche di alcol venduto a minori di 16 anni e tanto altro.

Di seguito pubblichiamo la lettera di questo papà che invita alla riflessione e lancia un appello.


Gentile Direttore,

sono un tortonese preoccupato…e come padre ancor di più.
Ho un figlio di 16 anni, in piena adolescenza dove i suoi coetanei sono una famiglia e le notizie dei social sono la bibbia….
Un periodo, che, con poca ipocrisia abbiamo attraversato tutti….. una terra di mezzo, dove trasgredire è una missione quotidiana.

In questa mood, oltre allo spaccio selvaggio…… mi trovo ad evidenziare  una  vendita di alcolici inappropriata: molti locali del centro  distribuiscono super alcolici come se non ci fosse un domani…

Nessun problema se fossero maggiorenni.
Mio figlio (16 anni)  da quando c’é la zona bianza, ha ordinato e consumato al tavolo, bevande non somministrabili ai minorenni (nel bene o nel male mi ritengo fortunato che me lo abbia confidato)
Per poi cadere nella vergognosa realtà di shottini a poco più di 1 euro….E chi non ha 5 euro in tasca…….

Per chiudere questa triste realtà, mi chiedo: perché in una cittadina non esiste una coesione morale, al fine di salvaguardare i nostri giovani e il loro futuro?

Perché tutti noi facciamo prima a postare delle situazioni incresciose anziché intervenire?
Perché preferiamo essere amici dei nostri figli e non genitori?
Perché chi  dovrebbe sottolineare ed evidenziare  questo non agisce?
Comune, Forze dell’Ordine, esercenti…nessuno!

I nostri figli sono lo specchio della nostra vita e dovremmo essere noi per primi a dare l’esempio ma spesso non lo facciamo; poi, però, ci scandalizziamo se fanno assembramenti in piazza Duomo, se danno vita a risse o, incivilmente, deturpano aree cittadine.

Insomma, siamo tutti pronti a giudicare ma nessuno se la sente di capire il perché  e  continuerà fare filmati e post per un like!

Lettera Firmata

Ringraziamo il nostro lettore: uno dei pochi che ha compreso che l’informazione di oggi, tanto “Informazione” spesso non é e sull’altare dei Social, dei like e dei click si stanno sacrificando tanti valori.