Il sindaco di Imperia, Claudio Scajola, ha firmato una seconda diffida a Rivieracqua in merito alla gestione del depuratore comprensoriale. Dopo quella relativa alle persistenti emissioni maleodoranti, il nuovo atto riguarda la fuoriuscita dal tubo di scarico, nella parte rovinata, di liquido di colore giallastro maleodorante, come evidenziato anche da recenti notizie di stampa.

Il sindaco ricorda che la sistemazione del tubo di scarico del refluo dal depuratore, predisposta dal Comune di Imperia, sia stata posticipata a fine estate in quanto il lavoro avrebbe comportato la chiusura dell’impianto e lo sversamento a mare dei reflui, per almeno un mese, sulle coste Imperiese e Dianese, con conseguente divieto di balneabilità, provocando notevoli danni ambientali ed economici in piena stagione turistica. Tale decisione era stata assunta in quanto, nel corso di una riunione a fine maggio, era stato comunicato dai tecnici di Rivieracqua che le analisi del liquido di fuoriuscita dal depuratore evidenziavano assenza di un possibile inquinamento. Il 16 giugno Rivieracqua ha trasmesso al Comune i dati delle analisi che constatavano quanto comunicato nel corso della riunione.


Alla luce dei recenti sviluppi, il primo cittadino ha richiesto di agire immediatamente, anche in via provvisoria, per eliminare ogni possibile causa che origina il problema del liquido giallastro, con l’impiego di ogni utile azione necessaria, e a fornire la dovuta attestazione in merito al corretto funzionamento del depuratore.

In merito alla precedente diffida, relativa alle emissioni maleodoranti provenienti dall’impianto, Rivieracqua ha trasmesso nelle scorse ore una nota con la quale evidenzia l’impossibilità tecnica di agire in pochi giorni, ma al contempo ha fornito al Comune un piano di azione nel breve-medio periodo utile a contrastare il fenomeno, prevedendo dapprima, entro 30 giorni, una serie di interventi che riguarderanno i processi depurativi e di deodorizzazione, mentre per il medio-lungo periodo è stato avviato l’iter per la previsione di nuovi camini di emissione dei fumi.

“La nostra attenzione al tema è massima. Il Comune ha preso in carico da tempo questa vicenda, pur con i poteri limitati a sua disposizione. Noi non entriamo nel merito di cosa Rivieracqua debba fare, a noi interessa il risultato: il depuratore deve funzionare e non deve rendere impossibile la vita di chi abita nei dintorni. Sui miasmi abbiamo apprezzato la risposta ricevuta, dalla quale pare emergere l’inizio di un nuovo percorso di collaborazione. Abbiamo ottenuto un primo importante risultato, con un piano di azione preciso. Adesso vigileremo, passo dopo passo, che le parole si traducano in fatti”, commenta il sindaco Claudio Scajola.