Marisa, pressoché ventenne è già nota nel mondo della celluloide con l’interpretazione di pellicole impostate alla stregua di fotoromanzo.

La sua notorietà arriva con il richiamo di Dino Risi, noto regista cinematografico, il quale non tarda a scoprire le sue doti di attrice, la chiama, le offre una parte per il film Poveri ma belli, uno specchio dell’Italia di allora, con attori del calibro di Lorella De Luca, Alessandra Panaro, Maurizio Arena, Renato Salvadori, Ettore Manni ed altri illustri nomi famosi al grande pubblico, uno strepitoso successo, ottenendo il secondo incasso nelle sale cinematografiche degli anni 1956/57.


Scritto dal regista stesso è stata, secondo la critica, la miglior pellicola neorealistica, ovvero la tendenza di rappresentare scorci di vita attinenti alla più stretta realtà quotidiana … raro esempio di commedia … affidata all’abilità del copione .. della regia ..

La carriera cinematografica, per Marisa, s’interrompe il seguito al matrimonio contratto con il conte Pier Francesco Calvi di Bergolo, figlio di Jolanda, primogenita di re Vittorio Emanuele III di Savoia, nonché con l’Ufficiale di Cavalleria.

La cerimonia è sontuosa, celebrata nel Santuario di Serralunga di Crea; gli sposi eleggono la loro residenza a Pomaro, fra le ridenti colline del Monferrato.

Il luogo piace a Marisa, s’appassiona alla politica, sorretta da una lista civica è in Consiglio Comunale in veste di Assessore.

Terminata l’esperienza politica ritorna a vivere in Roma.

                                                                                 Franco Montaldo