Se non ci fosse stata la pandemia, l’eco della manifestazione che si è svolta ieri, fra Tortona e Alessandria, avrebbe avuto una risonanza di gran lunga superiore di quella che, invece, ha potuto beneficiare.

Una rievocazione storica per celebrare la morte di Napoleone Bonaparte, in sordina, rispetto a ciò che avrebbe potuto essere, ma non per questo meno importante, realizzata al Marengo Museum alla frazione Spinetta di Alessandria dove sono state ricostruite le tre stanze di Longwood, sede dell’esilio di Napoleone sull’isola di Sant’Elena, e alla frazione Torre Garofoli dov’era situato, appunto il comando di Napoleone Bonaparte.


Una manifestazione soprattutto simbolica, ma non per questo meno professionale, messa in atto da una trentina di figuranti alla presenza di una piccola rappresentanza delle Amministrazioni comunali di Tortona e Alessandria. Il tutto sotto l’occhio vigile dei Carabinieri, che controllavano che tutto fosse in ordine.

Il Sindaco Federico Chiodi è stato insignito di una medaglia commemorativa, come potete vedere dall’immagine in alto. Sotto, invece, altri momenti della cerimonia.

La Giornata commemorativa intitolata “Napoleone due secoli fu” ha avuto luogo mercoledì 5 maggio alle 15.30 al Marengo Museum (teatro della vittoria napoleonica contro l’esercito austriaco) per poi chiudersi a alle ore 18:30 on l’accensione del falò della memoria nella piazza antistante la chiesa, in presenza delle sole autorità.

A Torre Garofoli, ultimo territorio tortonese al limite del confine con il Comune di Alessandria, in strada comunale Cerca sorge quello che fu il quartier generale di Napoleone ai tempi della battaglia di Marengo, edificio adibito ormai da decenni ad azienda agricola e non visitabile in quanto di proprietà privata della famiglia Guidobono Cavalchini Garofoli.

La mattina del 15 giugno 1800, successiva al giorno del combattimento, gli ufficiali austriaci si recarono proprio in questo luogo per stendere una prima bozza di armistizio con le vincenti truppe francesi e passarono diverse ore di trattative con i generali francesi e Napoleone.

A ricordo dell’evento sorge una lapide sulla torretta dell’ampia struttura.