Giuseppe Pietro Bagetti è …. Sempre sei accanto a Napoleone,/ l’osservi, lo guardi in ogni occasione/ ben nascosto, nell’ultima divisione,/ schizzi di getto con il tratto, con il colore, con la tua mano da disegnator provetto.

L’apparecchio fotografico di Giuseppe è un quaderno da disegno, una matita, poco altro: con questi oggetti ha saputo ritrarre i momenti di rilievo dell’Imperatore.


Nato a Torino ha studiato architettura nell’Ateneo della sua città, è stato scelto per collaborare con l’Armata Francese nella Campagna Napoleonica italiana per i suoi disegni raffiguranti i nostri paesaggi, ritratti con ragguardevole attenzione, alla stregua della più raffinata miniatura, nel contesto del viver quotidiano, come sostiene la critica.

La sua matita traccia stupendi panorami, uomini forti, vigorosi, molte volte dolenti, colpiti a morte, sofferenti per le ferite riportate sul campo di battaglia; cavalli imbizzarriti, spaventati, altri privi di vigore, colpiti dalle impietose pallottole del nemico … Meravigliosi son i disegni tuoi,/ con il colore, con il bianco – nero,/ son esposti qui da noi,/ da veder son belli davvero!/ Sono angoli di storia,/ ritratti con passione,/ aiutano la memoria,/ attirano l’attenzione!

I disegni sono tutti capolavori, nello sfondo le campagne ricavate dalla carte topografiche, posati dopo aver contattato informazioni da chi sul campo di battaglia ha vissuto quei tristi momenti, cogliendo ogni particolare, anche il più tremendo, degno d’esser riportato, proprio come fosse la fotografia.    

Gli acquarelli, usciti dalle sue amni, sono lo specchio di dettagli, limpidi, minuziosamente riportati con precisa prospettiva, ogni tratto è ponderato, studiato nell’armonia d’un preciso insieme …. L’osservator sarà sorpreso,/ da tanta, meticolosa precisione,/ sempre in biblioteca è atteso,/ a rimirar l’interpretazione.

                                                                                 Franco Montaldo