Il Teatro Sacchi di Casale Monferrato nelle seconda metà del settecento ha presentato al suo pubblico le opere composte da Pasquale Anfossi un bravo compositore oggi ormai sconosciuto La città di Casale Monferrato è stata in quell’epoca un interessante centro Culturale, spicca in questo contesto una preferenza particolare per l’opera

Pasquale nasce a Taggia, in Liguria, studia a Napoli, diventa  musicista tanto apprezzato quanto conosciuto, compone per il teatro a circa trentacinque anni, prediligendone la forma leggera, molto apprezzata dai partenopei.


Le sue musiche iniziano ad essere commentate dai critici, sono richieste nei teatri di Parigi, Roma, Berlino, ecc… per soffermarsi nella capitale del Monferrato, gradite agli altolocati.

La sua musica piace, i suoi oratori sono graditi, ben accolti addirittura nella Città Eterna, tanto da essere invitato ad occupare il posto di Maestro di Cappella nella Basilica di San Giovanni in Laterano, laddove s’impegna a comporre musica sacra fra cui messe, mottetti, salmi. 

Il grande Mozart, forse per caso, conosce la sua musica, sui temi scritti da Pasquale ispira parecchie delle sue composizioni.

È a Casale dove sono particolarmente apprezzate le sue opere, rappresentate nell’arco di parecchi anni, con notevole successo a davanti ad un pubblico, ogni volta sorpreso, da tanto ingegno musicale, tanto da essere diventato un monferrino d’eccezione, meritevole d’essere considerato fra queste righe.

È stato un musicista proficuo, ha lasciato settanta composizioni per il teatro fra opere serie o buffe; una ventina di sinfonie, pagine di musica strumentale, insomma è davvero deplorevole aver dimenticato un musicista dotato di sì tanta vivacità…. Ogni armonia,/ scritta dal compositore/, è sempre in sintonia/ col suo umore./ Addio melodia,/ se manca il calore.

I suoi lavori, ancora allo studio dei critici contemporanei, sono pagine di interesse artistico, sottolineate dal coinvolgimento d’un autore come Mozart, ben ammirato nei confronti di Pasquale Anfossi. 

                                                                                           Franco Montaldo