Con l’abbattimento dell’ultimo diaframma della galleria “Serravalle”, binario dispari, il tracciato di 22 chilometri del Terzo Valico ferroviario, ora è senza interruzione. Un tracciato, parte di una tratta lunga complessivamente 87 chilometri il cui completamento è previsto nel 2024, che collegherà il sistema portuale ligure con le principali linee ferroviarie del Nord Italia e con il resto d’Europa. «Stiamo parlando di un’opera strategica del corridoio transeuropeo Reno-Alpi, che andrà a potenziare l’asse ferroviario Genova-Basilea- Rotterdam/Anversa, collegando in modo efficiente il Mar Ligure con il Mare del Nord. Vogliamo sottolineare che il Terzo Valico è la prima nuova linea ferroviaria che viene costruita a servizio dei passeggeri e dei camion che attualmente tormentano chi viaggia su strade ed autostrade. Sembra incredibile che nel corso di tutto l’ultimo secolo, anzi, per essere precisi degli ultimi 106 anni, su questo tracciato strategico siano state costruite solo autostrade e strade, mentre la rete delle ferrovie ha continuato a dare un servizio su binari che risalgono al penultimo secolo. Infatti, l’ultima linea realizzata fu la Arquata Scrivia-Tortona, che venne aperta nel 1916. Dopo di allora, il nulla». Il commento è del Comitato per il 170 anni della linea ferroviaria Torino – Genova (il presidente è Roberto Livraghi, i membri sono Tiziano Cosentino, Ezio Elia, Giovanni Currado, Walter Finkbohner, Vittorio Gatti, Angelo Marinoni, Gianluca Veronesi), costituito dalla Fondazione Slala – Sistema logistico del nord ovest d’Italia (il presidente è Cesare Rossini) per «sottolineare il legame fra passato e presente. 

Il Comitato ricorda anche che «le buone notizie sul fronte della nuova linea si vanno ad aggiungere alla recente istituzione di un eurocity giornaliero (il Giruno) di collegamento tra Zurigo e Genova, un’opportunità di sviluppo turistico per tutto il territorio che si deve saper cogliere e implementare al meglio. Certamente – aggiungono i componenti del Comitato – vanno valorizzati tutti i poli attrattori presenti lungo il percorso dei Giovi e uno di questi è l’Outlet che attira (fuori dal periodo Covid) circa 6 milioni di visitatori che arrivano quasi tutti in auto, mentre la storica ferrovia Torino-Genova passa proprio a due passi dal grande centro di acquisti e potrebbe servirlo efficacemente con un up-grade a costo marginale funzionale al sistema di offerta che sarà presente sul Terzo Valico aumentando il servizio reso all’ambiente e alla vivibilità del nuovo sistema ferroviario».


A giudizio di Angelo Marinoni, coordinatore della costituenda Commissione Interventi strategici della Fondazione Slala, con l’attuale progressione del cantiere «è futuribile che nel 2024 si abbia la possibilità di connettere in tempi dimezzati rispetto a quelli attuali dei treni più veloci la città di Genova con le città di Milano e Torino attraverso il sistema Alessandria – Tortona che costituisce l’altro capo rispetto al mare della grande infrastruttura Appenninica». Il nuovo collegamento «avrà un impatto positivo sull’offerta ferroviaria alla logistica con importanti ricadute  anche sul piano ambientale, in linea con gli obiettivi dell’Unione Europea». 

Nicola Bassi, coordinatore della Commissione logistica delle merci della Fondazione Slala, osserva che «dal punto di vista logistico, il Terzo Valico è un’opera per importanza pari al Traforo delle Ceneri e al Traforo del Lötschberg. In particolare, permetterà a treni merci più lunghi e più pesanti degli attuali (e quindi più convenienti) di accedere al Porto di Genova. Rimane l’incognita di come la pendenza del 12,5 per mille influenzerà la massima capacità di trasporto attualmente fissata a 2.000 tonnellate per convoglio, in ogni caso il completamento del Terzo Valico costituisce un passo fondamentale per la circolazione di merci e persone nel Nord-Ovest e a livello europeo sul Corridoio Reno-Alpi».