Da domani, lunedì 26 aprile, il Piemonte è in zona gialla e da domani iniziano le riaperture, tuttavia, fino al 31 luglio, cioè in piena stagione estiva, il coprifuoco continuerà ad esserci dalle 22 alle 5.

Sembra un controsenso: come si potranno allestire manifestazioni estive? Dovranno terminare alle 21,30 per consentire alle persone di rientrare tra le mura domestiche in mezzo alla calura? Ma che senso ha una cosa simile? E i cinema? A che ora dovranno iniziare gli spettacoli? Alle 19,30 ora di cena?


Che senso ha far riaprire i bar e locali se poi bisogna abbassare le serrande e chiudere così presto quando si sa che d’estate si vive soprattutto la sera?

Non sarebbe stato meglio prorogare la “libera uscita” fino alle 23 o, meglio ancora, fino a mezzanotte?

Dubbi di tante persone, espressi anche dal Sindaco di Tortona, Federico Chiodi, in un intervento pubblico sulla pagina ufficiale del Comune, che riportiamo integralmente di seguito. Dubbi emersi mentre spiega le nuove norme relative al Decreto sulle riaperture approvato dal Governo in aggiunta anche ad altre questioni su cui il primo cittadino ha espresso le proprie perplessità.

“Per recarsi nelle altre regioni di fascia diversa, ad esempio dalla gialla a quella arancione – ha detto tra l’altro il Sindaco Federico Chiodi – sarà necessario un pass e questo chiaramente potrebbe complicare la situazione qualora la regione Lombardia dovesse ritornare arancione perché chiaramente fino adesso non era richiesto: bastava un’autocertificazione. Lascia un po’ perplessi questa scelta.”

“Da lunedì – ha aggiunto il Sindaco – riaprono al pubblico bar e ristoranti ma solo all’aperto, mentre dal primo giugno si potrà servire ai tavoli anche all’interno del locale ma solo fino alle ore 18:00 quindi escluso l’orario della cena. Sempre da lunedì possono riaprire gli spettacoli e cinema all’aperto e ci sarà il via libera anche le attività sportive anche per gli sport da contatto. Dal 15 maggio potranno riaprire le piscine all’aperto e dal 1° giugno anche palestre piscine al chiuso se pur con dei limiti sul numero delle persone che potranno accedervi. Anche qui è un po’ strano che aprono prima le piscine all’aperto e poi quelle al chiuso vista la stagione, però questo è.”

“Dal 15 maggio – ha aggiunto Chiodi – potranno anche riaprire anche nei giorni festivi e prefestivi di attività commerciale all’interno del centro commerciale che fino adesso in quei giorni sono rimaste chiuse. Rispetto alle attese, purtroppo, non c’è stata l’auspicata riduzione del coprifuoco, che rimane fissato dalle 22 alle cinque del mattino, nonostante molti sindaci (e io mi includo in questa categoria) e la conferenza delle Regioni avesse espressamente richiesto di modificare quest’orario. Il coprifuoco alle 22 complicherà notevolmente l’organizzazione di eventi, che comunque permane nella fascia estiva perché allo stato attuale delle cose il limite del coprifuoco alle 22 è fino al 31 luglio, anche se da fonti politiche si avvisa che eventualmente in futuro questo limite potrà essere modificato. Ce lo auguriamo perché siamo un Paese – l’Italia – che vanta il 13% del suo Pil sul turismo e chiaramente in queste condizioni (col coprifuoco alle 22 -ndr) mette a grave rischio moltissime imprese.”