Centocinquanta rappresentanti territoriali a Roma ma migliaia di persone collegate da ogni parte d’Italia, anche da Alessandria, per offrire la propria testimonianza. Il mondo della ristorazione, devastato dalla crisi, ha lanciato ancora una volta forte il suo grido, poco meno di sei mesi dopo #SiamoATerra, la manifestazione organizzata in 24 città con la partecipazione di migliaia di imprenditori per chiedere al governo una data certa per le riaperture.

SANGALLI: “VOGLIAMO FUTURO”


Una data certa per le riaperture: questo il tema centrale dell’Assemblea straordinaria “in piazza” della Fipe che a Roma, nella cornice di Piazza San Silvestro, ieri, martedì 13 aprile, ha voluto testimoniare la sua vicinanza a tutti i lavoratori del settore così come ha fatto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, che ha aperto i lavori ringraziando gli imprenditori dei pubblici esercizi “perché portate con dignità e serietà la voce di un mondo che ha subito sulla propria pelle tante decisioni difficili, incomprensibili, spesso ingiuste, in quest’anno drammatico di pandemia”. “Noi oggi siamo qui –ha detto Sangalli-e vogliamo futuro. Oggi in questa piazza, in queste piazze, c’è l’Italia. L’Italia che rischia in proprio e crea lavoro e futuro per la famiglia, per i collaboratori”.Nel suo intervento il presidente di Confcommercio ha ribadito l’impegno della confederazione per ottenere dal governo risposte rapide “e mai per rallentare il passo”.Il pensiero del presidente è andato alla situazione attuale ricordando l’impegno di Confcommercio per ottenere indennizzi a fondo perduto immediati e rafforzati perchè “se non si sopravvive oggi, non c’è futuro domani”.  

Ci siamo impegnati –ha detto Sangalli – per spostare a lungo termine tutti quei costi, oggi insostenibili, che gravano sulle imprese. Penso alle tasse e alle tasse locali. Penso ai finanziamenti. Penso agli affitti. Penso alle bollette”.Per il presidente questo vuol dire non rinunciare mai al dialogo, non rinunciare al confronto. Significa non stancarsi nella proposta puntuale “Le vostre, le nostre ragioni –ha ricordato Sangalli– sono quelle diun mondo che non potrà mai essere compensato per quello che ha perso, ma deve essere riconosciuto per quello che vale e per quello che è in grado di dareLe vostre ragioni sono quelle di chi vuole ripartire e lo vuole fare da domani. Perché il futuro non (si) chiude“. “Ci dicano, una volta per tutte e ce lo dicano con i numeri –ha incalzato Sangalli – se le nostre attività sono davvero quelle che vanno chiuse per prime e per troppi mesi. Ce lo dicano e ce lo spieghino bene. Perché noi vogliamo riaprire.  Vogliamo riaprire in sicurezza. Perché la risposta all’emergenza solo con “più chiusure” è ormai una scelta insostenibile dal punto di vista economico e dal punto di vista socialeOgni giorno di chiusura in più, è un metro di deserto che avanza nelle città italiane. Ed è un pezzo di futuro che si sgretola nell’identità del nostro Paese. Noi siamo qui per il futuro. Eil futuro parte da un piano vaccini coordinato, diffuso, tempestivo e soprattutto senza incertezze“. Perché l’incertezza è il peggior nemico. Siamo per i vaccini –ha concluso Sangalli – e siano per il passaporto vaccinale, che resta il prerequisito della normalità. L’incertezza non ci fa programmare, taglia le gambe al futuro”.

STOPPANI: “SIAMO INVISIBILI AGLI OCCHI DELLA POLITICA”

Il presidente di Fipe e vicepresidente di Confcommercio, Lino Enrico Stoppani, nel suo intervento ha voluto sottolineare la vera e propria discriminazione che il settore ha subito nelle scelte politiche in tutti questi mesi. “Un settore discriminato nella sua dignità, noi abbiamo sempre avuto solo il dovere di rimanere chiusi“.  “Non sarà possibile recuperare tutto quello che si è perso –ha detto Stoppani – ma almeno avere dei ristori compatibili con le perdite di fatturato.  Rispettando i protocolli di sicurezza, che peraltro abbiamo sempre scrupolosamente messo in pratica, vogliamo riaprire subito. Chiediamo con rispetto alla politica di tornare a fare il proprio mestiere”. “Chiediamo anche – ha concluso Stoppani –una spinta vera sulla campagna vaccinale“.

GIORGETTI A FIPE: “PER SOSTEGNI VALUTARE FATTURATO O BILANCI”

Al termine dell’assemblea straordinaria di Roma, una delegazione della Fipe ha incontrato al Ministero dello Sviluppo Economico il ministro Giancarlo Giorgetti.

Due le questioni principali sul tavolo: riaperture e sostegni. Sul primo punto il ministro, pur precisando che non è possibile indicare con certezza una data per le riaperture, ha però sottolineato che gli indicatori stanno migliorando (“anche la natura ci darà una mano come lo scorso anno” ha aggiunto riferendosi al clima che sta migliorando con la primavera) e che “presumibilmente maggio sarà un mese di riaperture” coerentemente con il segnale del governo che ha già scelto “di riaprire le scuole”. Il ministro ha precisato che “sebbene ci aspettassimo di più sul fronte del vaccini, il piano va avanti”, e che “la decisione sulle riaperture sarà presa probabilmente la prossima settimana dal Consiglio dei ministri”. Altro capitolo fondamentale, sul quale il Fipe manderà presto le sue riflessioni, è quello dei sostegni. Il ministro ha indicato due strade: gli indennizzi basati sul fatturato, com’è accaduto per l’ultimo decreto, oppure prendere in considerazione il bilancio che “senz’altro fornisce indicazioni più precise sulle perdite reali subite” ma che prevede tempi più lunghi. Il punto di mediazione potrebbe essere, su questo la Fipe si è impegnata a presentare una proposta articolata in tempi brevi, un sistema di due acconti e di un saldo finale che terrebbe conto degli indicatori contenuti nel bilancio evitando sperequazioni tra le diverse attività. Giorgetti ha infine accolto anche il suggerimento affinché un rappresentante della categoria possa partecipare alle riunioni del CTS.

Al tavolo con il ministro hanno partecipato, tra gli altri, Lino Enrico Stoppani Presidente Fipe, Aldo Mario Cursano Vice Presidente Vicario Fipe, Maurizio Pasca Presidente Sindacato Locali da Ballo – SILB-FIPE, Erminio Alajmo Vicepresidente Fipe, Paolo Capurro, Presidente Associazione Nazionale Catering e Banqueting.