Non sembra essere stato completamente accolto dai cittadini come invece avrebbe dovuto, il documento approvato da maggioranza e opposizione in Consiglio comunale, ma invece è un nuovo passo, un cambio di rotta rispetto alle divisioni politiche che purtroppo a Tortona ( e non solo) ci sono semppre state.

Lo sottolinea anche un nostro affezionato lettore di cui vi proponiamo la lettera inviata in redazione


Direttore buona giornata,

per il nostro ospedale sempre polemiche, non potrebbe essere diversamente,  ma anche iniziative che se non risolveranno il problema nel breve almeno testimoniano almeno un diverso approccio politico al problema. 

Il documento approvato all’unanimita’ sulla necessita’ di una azione determinata ed unica non e’ cosa da poco se teniamo conto che fino a ieri tutti affermavano che l’opposizione deve fare opposizione ed i problemi li deve risolvere chi governa la citta’.

Peccato che a Tortona   l’opposizione e la maggioranza siano state in anni diversi alla guida della citta’ senza, visti i risultati, aver conseguito nessun risultato positivo  per l’ospedale. Anzi.

Non risolvera’ certo la situazione il documento ma essere compatti affrontando chi in regione deve fronteggiare il problema, almeno inizialmente, sara’ un segnale diverso e forte.

Conta certo il risultato ma anche l’approccio .E di approcci velleitari ed inconcludenti in tanti anni ne abbiamo visti  molti. Dallo strappare le tessere del partito (ci mancava anche questa), ai viaggi in pulman alle manifestazioni isolate ….

Qualcuno crede che gli ospedali, Varzi e Voghera per rimanere vicino a noi, siano stati salvati e potenziati, almeno fino ad oggi, con iniziative del genere? 
Anni addietro scrivevo che gli Uomini forti della valle Staffora, quelli che ottenevano per i loro territori cio’ che ad altri era precluso,  per i loro ospedali sono stati sempre compatti nel muovere le loro pedine in regione ed a Roma salvo poi “darsele di santa ragione” in campagna elettorale.  Il risultato?   E’ davanti agli occhi di tutti.

Il documento approvato e’ un segnale nuovo, ne prendano atto le precedenti amministrazioni, senza con questo aver ottenuto ancora nulla.
Lo scontro sara’ tra il pubblico ed il privato.  Ma laddove il pubblico ha fallito, non solo a Tortona, e’ lecito e legittimo attendersi che il privato subentri con una organizzazione piu’ in linea con le aspettative degli utenti  e le nuove necessita’ economiche del sistema?

Io ho avuto necessita’ in queste ultime settimane di avvalermi della struttura della Clinica Citta’ di Alessandria per una degenza di alcuni giorni ed un intervento di modesta entita’ ma pur sempre un intervento. Il tutto a carico del SSN.  Che dire? Il meglio possibile certamente. 

Ed il fatto  che ci fossero pazienti liguri, lombardi e campani credo testimoni della qualita’ complessiva della struttura.  Non saranno tutte rose e fiori, migliorarsi e’ sempre possibile, ma l’impressione che l’utente ne ricava, nella fase di pre ricovero, ricovero e dimissioni e’ quella di una struttura, almeno quella in cui sono stato ospite, che funziona.  E allora dico:  se a Tortona avessimo una struttura simile dovremmo preoccuparci?   Il privato punta all’utile?   E allora?  Dovrebbe puntare a creare deficit e disservizi a carico della comunita’?    
Cordiali saluti.

Il Tortonese fedele