Vasto successo di ascolti in radio e in digitale e largo consenso da parte del pubblico e della criticaper “Viene Natale (se stiamo lontani staremo vicini)” – Puntoeacapo / Artist First, brano solidale che ha coinvolto alcuni tra i più importanti artisti, band, cori e orchestre di tutta la Sicilia tra cui i Babil On Suite – al link http://bit.ly/VieneNatale il video, per la regia di Giacomo Triglia, della canzone. L’iniziativa fa parte del progetto di sensibilizzazione e promozione della salute Sicilia per L’Italia della Regione Siciliana e della Fondazione Giglio di Cefalù.

Tra gli artisti e i musicisti coinvolti vi sono: Carmen Consoli, Roy Paci, Nino Frassica, Rosario Fiorello, Mario Biondi, Mario Venuti, Suor Cristina, Giovanni Caccamo, Deborah Iurato, Loredana Errore, Mario Incudine, Kaballà, Ivan Segreto, Lello Analfino, Giuseppe Anastasi, Roberta Finocchiaro, Silvia Salemi, Miele, Carlo Muratori, Daria Biancardi, Lidia Schillaci, Coro interscolastico “Vincenzo Bellini” di Catania, Daniela Giambra, Picciotto, Massimo Youth Orchestra – Orchestra giovanile del Teatro Massimo di Palermo, Patrizia Laquidara, Rosario Di Bella, Shakalab, Tony Canto, Vincenzo Spampinato, Caterina Anastasi e Manola Micalizzi dei Babil On Suite. Il testo della canzone è di Kaballà, Vincenzina Cirillo e Lello Analfino. Musiche sempre di Kaballà, produzione artistica di Christian Rigano, produzione esecutiva di Nuccio La Ferlita e Alessandra Nalon. Noi di Oggi Cronaca abbiamo intervistato a seguire, per la rubrica Oggi Musica, Caterina Anastasi.  


Caterina, come nasce e perché il nome Babil On Suite per la vostra band? Ancora prima che venisse usato il nome Babil On Suite per definire il nostro progetto, nel lontano 2008, ci incontravamo nei club la sera per suonare insieme nelle svariate Jam Session che la nostra città proponeva. Ricordo come mi trovai sul palco con il microfono in mano quando, ad un certo punto, la sete mi assalì e chiesi gentilmente al barman una birra fredda. Si fece avanti un tizio che con fare gentile mi disse <<Qua c’è la birra, non andare via che dopo devo parlarti>>. Quel tizio era Salvo Dub. La proposta fu diretta e senza fronzoli e cioè <<Ho dei brani chiusi in un hard disk e vorrei che li ascoltassi>>. Io non ho esitato e presto mi ritrovai in studio ad ascoltare quelle canzoni. Le musiche della commedia all’italiana erano tutte dentro quelle tracce inedite come ad esempio “Divorzio all’italiana” di Pietro Germi, ma anche i suoni del pianista Armando Trovajoli e pur intrecci musicali tipici della commedia ma con in mezzo musica elettronica. Mi sembrò ci fosse già la mia voce registrata sulle tracce …desideravo cantare quelle canzoni. Da lì a poco nacque il duo Babil On Suite formato me e Salvo Dub. Poi il gruppo si ampliò, e venne fuori il primo album prodotto da Lucio Dalla dal titolo“Roulette” e tutto scritto in italiano. Babil On Suite, letteralmente, proviene dalla camera migliore. È la suite condivisa da tutti, la suite di Babilonia ovvero della città in cui l’arte e la musica segnarono un’epoca.

Qual è la motivazione e l’intento principe con cui hai e avete preso parte al progetto solidale Sicilia per L’Italia, con il brano “Viene Natale (se stiamo lontani staremo vicini)” cantato e suonato da artisti, cori, orchestre e band siciliane come appunto anche la vostra? In un momento complesso come quello che stiamo vivendo oggi, partecipare ad un’opera corale di questo spessore mi ha lusingata e sorpresa. Da circa un anno ormai non saliamo su un palco per poter raccontare la nostra musica, per vivere il palco al fianco della gente che ci segue e quindi tale opportunità è stata accolta a braccia aperte e ci ha dato la possibilità di emozionarci ancora una volta. Come dicevo, in una situazione di impotenza e di emergenza quale quella attuale, prendere parte alla detta iniziativa musicale, restando vicino alle persone attraverso la musica e attraverso parole di conforto, ha suscitato ed ancora suscita in me una forte emozione. Tutto ciò è stato possibile grazie alla proposta e alla collaborazione con PuntoeacapoConcerti.

Quale l’aspettativa e quale il messaggio che vuoi e vorreste trasmettere e vedere realizzati, e che vi ha fatto quindi decidere di contribuire a tale iniziativa solidale Sicilia per L’Italia promossa dalla Regione Siciliana e dalla Fondazione Giglio di Cefalù? L’unica aspettativa che si può avere in una condizione come quella presente, di mancanza, di lontananza, di assenza è che tutto passi in fretta senza seminare e lasciare altro dolore e far sì che il nuovo tempo possa essere migliore e pieno di linfa vitale… Ma soprattutto che l’arte e la musica ritornino in mezzo a tutti noi.

L’obiettivo di raccogliere fondi a sostegno delle famiglie degli operatori sanitari che hanno sacrificato la propria vita in prima linea negli ospedali italiani è nobile come nobile e commovente è stato l’impegno e la dedizione per una causa che avrebbe dovuto e ancora dovrebbe essere comune ma che, a detta di non poche voci, ha visto imperare i privilegi di pochi a scapito del sacrificio di molti di più. Anche te, anche voi dei Babil On Suite, siete di questo avviso o invece cosa pensate a proposito delle decisioni governative prese e non prese in Italia e al di là dei confini nazionali? L’obiettivo di raccogliere fondi a sostegno delle famiglie degli operatori sanitari è stato assolutamente un gesto nobile da parte di tutti, persino di coloro che nonostante le difficoltà hanno donato anche soltanto una piccola parte a sostegno di tutte quelle persone che sono andate a lavorare fuori dalla propria abitazione durante la pandemia, mentre molti altri sono rimasti in casa.

Quale ritieni essere la considerazione che si ha nel Bel Paese dei lavoratori dello spettacolo, ossia cosa pensi poteva essere fatto ed è poi stato effettivamente fatto per voi nell’anno di piena pandemia da parte del Governo italiano? I lavoratori del mondo dello spettacolo sono soggetti che già di per sé lavorano ad intermittenza, purtroppo. Non si ha il posto fisso e, aimè, non si gode della tredicesima. Si tende poi sempre ad avere contratti a tempo determinato quindi, se posso dirla tutta, le misure messe in atto dal governo per il nostro comparto – che è stato messo in ginocchio dal virus – non sono state molto consone e qualche attenzione in più non avrebbe fatto del male a nessuno mentre invece si è patito parecchio. Un’estate senza concerti e senza arte è stata dura.

Tu e Manola Micalizzi, tua collega dei Babil On Suite, avete affermato <<In una situazione di impotenza e di emergenza come quella che stiamo vivendo in questo momento, prendere parte a questa iniziativa musicale – Sicilia per L’Italia – restando a fianco delle persone attraverso la musica e attraverso parole di conforto, suscita in noi una forte emozione (…)>>. Che tipo di emozione e cosa vi spinge e non vi fa demordere nell’adoperarvi per l’appunto a favore delle emozioni, ossia pure cosa ne pensate dell’attenzione che ha (al di là di tale terribile periodo) la gente proprio verso la musica e l’Arte in generale? Io dico sempre <<Quando la realtà diventa insostenibile, fai appello alla fantasia e lascia spazio alle emozioni>>. Vivo quotidianamente proprio di emozioni e di energia e, a mio avviso, siamo energia! La perseveranza in alcuni contesti serve tanto e ad oggi la forza di andare avanti, nonostante tutto, non può che arrivare da dentro di sé. Da circa un anno mi sono dovuta reinventare, come credo la stragrande maggioranza dei musicisti che conosco, lavorativamente parlando ma anche mentalmente e, a dispetto delle mancanze, ho però riscoperto passioni e lavori che avevo accantonato da parecchio. Adesso il tempo non (mi) manca…

Quale il principale potere, il maggior valore e pregio della Musica? Dal mio punto di vista, la forza della musica risiede nel far pensare senza bisogno di parlare; essa dà la possibilità, attraverso il mezzo sonoro, di mandare dei messaggi.

Cosa, a tuo parere, non può mancare ad un Artista degno della A maiuscola e cosa gli si può per contro “perdonare”? Per me, ad un Artista con la A maiuscola non può mancare l’umiltà. Gli si può perdonare tutto meno che non essere umile!!!

Tecnologia, Internet e social stanno sempre più avanzando, dilagando e cambiando la quotidianità di un numero di continuo maggiore di individui (mutando di conseguenza altresì e persino la cultura e la mentalità di giovani e meno giovani). Tu che rapporto hai con la rete, con i nuovi network – e quali ritieni esserne i punti di forza e di debolezza, i vantaggi e gli svantaggi dell’utilizzo di tali strumenti? Secondo me la tecnologia è giusto che avanzi ed è giusto che l’individuo ne sia coinvolto, e che s-t-ia al passo coi tempi. Oggi Internet è divenuto il primo mezzo di divulgazione e di comunicazione e, come ogni potenziale punto di forza, lo si deve tuttavia gestire con consapevolezza e molta attenzione. Conosco le piattaforme social delle quali faccio parte e credo che siano un ottimo mezzo pubblicitario.

Quali i tuoi e i vostri prossimi progetti a breve, e a più lungo, termine? I miei e i nostri progetti futuri sono tanti, ma per scaramanzia li tengo e li teniamo ancora un po’ nascosti… Grazie da Caterina-Cat Anastasi-Clap, #MissCatClap.

Giulia Quaranta Provenzano