Nei giorni scorsi, personale del Commissariato di P.S. di Casale Monferrato ha denunciato in stato di libertà N.S.D. di anni 29 e la madre M.C.D. di anni 52, entrambi cittadini romeni residenti fino al 2018 in città, ritenuti responsabili in concorso fra loro dei reati di truffa e tentata truffa perpetrati ai danni di un cittadino casalese e di un uomo residente in Provincia di Como.

Le indagini traevano origine dalla denuncia sporta in quel Commissariato da una delle persone offese, la quale riferiva di esser stata contattata telefonicamente dai suddetti N.S.D. e M.C.D, conosciuti personalmente in quanto ex vicini di casa, i quali le avrebbero chiesto a titolo di favore “personale”, di indicare loro gli estremi di una sua carta postepay, onde farsi accreditare del denaro che non potevano ricevere direttamente, con la promessa di poter trattenerne per se una percentuale a titolo di “ricompensa”.


L’uomo, insospettito dalla richiesta, declinava l’invito; i due però, a sua insaputa, contattavano telefonicamente la madre del predetto che, ignara della risposta del figlio, in buona fede forniva i dati della carta.

Poco dopo, il denunciante apprendeva dalla madre quanto accaduto e da una verifica all’estratto conto si accorgeva dell’accredito della somma di € 650,00, effettuato  tramite bonifico bancario da persona sconosciuta, risultato altra vittima dell’attività delittuosa e residente in provincia di Como.

Il personale operante, pertanto, previo immediato sequestro della carta postpay, riusciva a risalire all’identità del soggetto che aveva proceduto all’accredito della somma il quale, contattato telefonicamente, riferiva di aver allacciato una relazione sentimentale “virtuale” con una cittadina straniera residente all’estero, M.C.D., e di avergli accreditato tale somma di denaro alla carta postepay i cui estremi gli erano stati forniti dalla donna di cui sopra, onde consentirle di affrontare le spese di viaggio necessarie per raggiungerlo in Italia.

Dall’attività d’indagine scrupolosamente condotta, gli operatori hanno appurato che il malcapitato era stato oggetto di una truffa ben congegnata da parte dei succitati N.S.D. e M.C.D in quanto entrambi, dopo aver ricevuto il denaro, sarebbero spariti.

A seguito dell’avvenuta convalida del sequestro della carta postpay, la somma di denaro è stata interamente restituita alla persona offesa.