Una società è tanto più umana quanto più sa prendersi cura dei suoi membri fragili e sofferenti, e sa farlo con efficienza animata da amore fraterno”. Questa frase del Santo Padre Francesco è la sintesi di quanto è stato celebrato giovedì 11 febbraio presso la Basilica Santuario della Madonna della Guardia di Don Orione.

La Santa Messa è stata presieduta dal vicario episcopale don Maurizio Ceriani che ha portato i saluti e la vicinanza al mondo della sanità del nostro vescovo Mons. Vittorio Viola. Nel tempio mariano, in totale rispetto delle norme anti contagio, si sono raccolte numerose autorità civili e militari tra le quali il vice prefetto dott. Ponta, la nostra ASL di Alessandria con dirigenti, medici, infermieri, operatori sanitari, i dirigenti delle case di cura per anziani e disabili della città e della zona, le suore orionine della casa madre insieme alla superiora provinciale Sr. Gemma, le associazioni di volontariato che in questo tempo di pandemia hanno donato il loro prezioso contributo in molteplici forme e i fedeli devoti.


Nell’omelia don Ceriani ha ricordato come tutti i presenti siano testimoni dell’attenzione premurosa e costante verso il mondo della sofferenza in tutte le sue forme e delle drammatiche situazioni, in particolare della pandemia che stiamo vivendo. “Abbiamo realizzato quello che avrebbe fatto Don Orione: farci trovare insieme in questo momento storico sotto lo sguardo di Maria per darci coraggio, scoprendoci uniti in un patto non scritto ma realizzato quotidianamente per chi soffre e tornando a casa con una marcia in più”.

Il rettore don Renzo Vanoi, al termine della celebrazione prendendo la parola ha ringraziato i presenti invitando tutti a chiedere alla Vergine di guardare alle nostre vite, alle nostre famiglie, al nostro territorio, alla nostra nazione e come Don Orione faceva, in particolare nei momenti più duri della sua vita, esclamare “Ave Maria e avanti”.

Ha poi dato lettura di due messaggi giunti per questa giornata del Malato, il primo del presidente della Regione Piemonte Dott. Alberto Cirio che oltre a ringraziare tutti coloro che operano nell’ambito sanitario, ha assicurato il suo impegno e quello dell’amministrazione regionale affinché il sistema sanitario sia sempre più vicino alle esigenze e pronto nella risposta. Il secondo messaggio è giunto dall’arcivescovo metropolita di Gorizia Mons. Carlo Roberto Maria Redaelli, presidente della commissione della CEI per la carità e la salute, che ha espresso riconoscenza per tutti coloro che operano nell’ambito sanitario affermando che il Signore vuole oggi da tutti noi questo: competenza e intelligenza creativa. La celebrazione si è conclusa al tempietto proprio ai piedi della statua della Madonna della Guardia con la recita della preghiera del Malato ed invocando da Maria la protezione in questo tempo difficile.

Questa celebrazione sia di stimolo nel continuare a camminare insieme per il bene comune nell’ambito della pastorale della salute del nostro territorio.

Fabio Mogni

Di seguito altre immagini dell’avvenimento