L’emergenza pandemica da COVID-19 ha accresciuto le difficoltà economiche e le emergenze sociali  anche nel nostro territorio.

Il Comune di Alessandria sta rispondendo a queste criticità, aderendo ai progetti di solidarietà alimentare, destinando i fondi assegnati nuovamente dallo Stato (pari a € 496.390,74) alla distribuzione di buoni spesa circa 1.500 nuclei familiari meno abbienti, individuati a seguito di domande vagliate dal CISSACA. Inoltre sono state predisposte soluzioni di ospitalità diversificate: accanto all’ostello maschile gestito dalla Caritas, (che, per le disposizioni di distanziamento imposte dal COVID-19 può ospitare un numero inferiore di persone); è stata individuata altra soluzione alloggiativa con ulteriori posti letto, in città, messi a disposizione dall’Associazione Social Domus e, inoltre è stata data continuità all’alloggiamento di persone senza dimora presso le tende concesse in uso dalla Protezione Civile, idoneamente attrezzate per il periodo invernale.


La stagione fredda – dichiara il sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco – è spesso drammatica per le persone che hanno difficoltà sociali ed economiche. Quest’anno con l’emergenza pandemica si è aggiunta un’aggravante ai problemi delle persone in stato di disagio. Inoltre molte famiglie si sono trovate improvvisamente in emergenza economica per le restrizioni conseguenti alla pandemia. Per questo, come amministrazione, abbiamo voluto essere ancora più attenti e solleciti rispetto a quanto viene normalmente erogato dai nostri uffici. Siamo certi che grazie alla collaborazione anche dei nostri volontari di Protezione Civile e di quelli delle associazioni, siamo riusciti ad alleviare in parte queste difficoltà e, speriamo che queste persone siano riuscite a trascorrere le festività in modo più sereno”.

“Il mio plauso e il mio ringraziamento – commenta l’assessore ai Servizi Sociali Pier Vittorio Ciccaglioni – va agli uffici comunali e a tutti i volontari che si sono occupati di distribuire materialmente 1500 buoni spesa ad altrettante famiglie in condizioni economiche precarie. Lo hanno fatto lavorando durante il periodo festivo senza risparmiarsi in impegno e abnegazione. Vorrei inoltre sottolineare il lavoro di coloro che si sono occupati della collocazione delle tende di emergenza abitativa che ci hanno permesso di alleviare alcune situazioni veramente drammatiche. Credo che da parte della amministrazione comunale sia doveroso pensare anche soprattutto a sollevare, per quanto ci è possibile, le persone più bisognose della nostra comunità”.