E’ abbastanza giovane, anche se qualche capello bianco inizia ad affiorare, ma ha la dovuta esperienza di Consigliere Comunale, ruolo che ha ricoperto nella passata legislatura. Nipote di un grande corridore che ha fatto la storia del ciclismo, oltre ad essere uomo e dirigente sportivo, è anche appassionato di storia e cultura e turismo, e infatti fra le tante cariche ricoperte, è stato pure presidente del Fondo Ambiente Italiano di Tortona.

Parliamo ovviamente di Giovanni Ferrari Cuniolo, uno dei tortonesi più apprezzati dalla gente, il più votato in assoluto nell’ultima tornata elettorale. Con un curriculum così prestigioso, poteva fare l’assessore ma lui ha scelto l’ennesima sfida: quella di cambiare il ruolo, la concezione e il modo di intendere ed essere della carica di Presidente del Consiglio Comunale, che pur essendo istituzionalmente molto importante, prima del su arrivo, forse non era così apprezzata e considerata come lo è oggi. Un cambiamento notevole nella politica cittadina, ma non solo. Lo abbiamo avvicinato per un intervista a 360 gradi dove Giovanni illustra anche il notevole lavoro che ha fatto per valorizzare i consiglieri comunali. Un’intervista, la cui seconda parte, dedicata al turismo, però pubblicheremo a parte, nei prossimi giorni perché anche in quel settore ha le idee molto chiare.


Essendo uno dei più votati di Tortona avresti potuto diventare assessore, invece, a quanto pare, hai preferito la carica di presidente del Consiglio comunale, perché?

Devo dire che il risultato raggiunto nelle ultime elezioni è stato per me un motivo di grande orgoglio, in quanto ho ricevuto la fiducia di 247 cittadini tortonesi e sono risultato il più votato della città di Tortona.

Questo risultato mi ha dato una forte responsabilità anche nel valutare al meglio la scelta di un incarico amministrativo di primo piano nell’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Federico Chiodi.

Di conseguenza le strade che si sono prospettate erano di fatto due: la prima di ricoprire un ruolo di Assessore, come hai detto tu, l’altra di ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale, seconda carica istituzionale della Città.

Ho optato, quindi, per la seconda in quanto ritengo che, grazie ai dieci anni di esperienza amministrativa maturata, potevo contribuire in maniera molto più diretta al miglioramento della macchina comunale senza perdere di vista l’ascolto dei problemi della cittadinanza.

A questo proposito, ci tengo a sottolineare che nella prima seduta del Consiglio Comunale sono stato eletto Presidente ottenendo un consenso da parte dei Consiglieri ben più ampio rispetto alla sola maggioranza e ritengo un atto di grande fiducia anche da parte loro verso la mia persona.   

Con la tua nomina questa carica che fino ad allora (pur essendo molto importante perché garante della democrazia) non rivestiva un ruolo pubblico oggi è diventata qualcosa di molto significativo. Perché credi sia importante questo?

Ho voluto fortemente che il ruolo di Presidente diventasse di primo piano e un punto di riferimento non sono all’interno del Palazzo Comunale ma anche a livello pubblico, con un impegno a tempo pieno nell’espletamento di tale mandato.

Nel primo ambito, oltre ad essere un garante della democrazia nel funzionamento delle varie fasi amministrative, ho dato un taglio organizzativo ben preciso fin dal mio insediamento affrontando tutte le competenze legate a questo ruolo: ad esempio, nella preparazione delle sedute dei Consigli Comunali, ho dato mandato di inviare ad ogni settore una comunicazione in cui viene indicata la data della seduta Consiliare in programmazione per permettere ai Dirigenti di organizzarsi il lavoro in modo da arrivare con le delibere pronte alla seduta della Conferenza Capigruppo, che vaglia gli ordini del giorno delle sedute consiliari.

Inoltre, ho concentrato buona parte del primo anno e mezzo di lavoro sull’aggiornamento dei regolamenti e dello Statuto Comunale ormai obsoleto, perchè ritengo necessario che l’Ente abbia sempre tali documenti aggiornati che vanno a beneficio non solo dei cittadini ma anche degli stessi dipendenti comunali che devono curare la loro applicazione.

Un’altra cosa importante del mio ruolo è che sono sempre disponibile ad ascoltare e risolvere le problematiche della struttura comunale perchè ritengo che, per il buon funzionamento dell’Ente, ci debba essere sempre un clima di collaborazione e armonia tra la parte politica e i dipendenti: soltanto così è possibile raggiungere importanti risultati per la nostra Città. 

Nell’ambito pubblico, ho ritenuto necessario una presenza costante agli eventi della città perchè, in qualità di massimo rappresentante del Consiglio Comunale, è fondamentale che venga rappresentata tale istituzione in quanto sono convinto che le istituzioni stesse debbano essere sempre vicine ai cittadini e non soltanto chiuse all’interno del Palazzo.

Quanto il Covid ha limitato l’attività del Consiglio Comunale e al tempo stesso la politica?

Il Covid ha senz’altro limitato l’attività consiliare ma devo dire che, grazie all’aiuto della tecnologia, abbiamo comunque svolto molto lavoro in questi mesi fino ad arrivare alle ultime due sedute dell’anno in cui è stato approvato il progetto preliminare della variante generale al piano regolatore che risale al 1995 e l’approvazione del bilancio di previsione discusso per la prima volta in tempi recenti prima della fine dell’anno. 

Devo dire che l’organizzazione del Consiglio Comunale “a distanza” è stata davvero impegnativa in quanto si è passati a tale modalità mai usufruita fino ad oggi.

A questo proposito, voglio sottolineare lo spirito collaborativo di tutti gli amministratori comunali che si sono calati nella nuova modalità capendo la difficile situazione che ci siamo obbligatoriamente trovati ad affrontare.

Anche in questo caso, ho fornito la massima disponibilità nella risoluzione delle criticità riscontrate, con l’ausilio dell’ufficio reti informatiche, e nelle ultime sedute abbiamo raggiunto un ottimo livello organizzativo sia per i consiglieri che per i cittadini.

Auspico, quanto prima, che si possa tornare a svolgere le sedute in presenza in quanto la politica è dibattito in aula ed è una cosa che è venuta a mancare in questo periodo.

Malgrado queste limitazioni siete riusciti ad effettuare importanti modifiche allo statuto, al regolamento del consiglio comunale e delle commissioni consiliari permanenti e speciali: vuoi spiegarci, brevemente, i cambiamenti più importanti?

L’adozione del nuovo Statuto Comunale, risalente al 2001, e del regolamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari permanenti e speciali, risalente al 2019, sono punti che mi sono proposto di realizzare sin dal mio insediamento.

Unitamente al gruppo di lavoro tecnico e ai capigruppo consiliari, abbiamo apportato modifiche normative ed abbiamo inserito importanti innovazioni.

Tra i punti più rilevanti, vorrei ricordare:

un aggiornamento della disciplina dei gruppi consiliari;

l’introduzione della fascia come segno distintivo del Presidente del Consiglio Comunale con i colori araldici della Città, lo stemma del Comune e lo stemma della Repubblica Italiana;

l’utilizzo della PEC per la notifica dell’ordine del giorno del Consiglio Comunale;

la figura del “consigliere incaricato”, importante novità che ci tenevo ad inserire per coinvolgere maggiormente il consigliere comunale nell’amministrazione della città.

Questa figura dovrà sempre far riferimento al Sindaco o all’Assessore competente nell’espletamento della sua attività: la sua introduzione è rilevante soprattutto a seguito della riduzione del numero degli assessori determinata dalle ultime riforme degli Enti Locali.

Sono state, infine, disciplinate le Consulte ed è stato introdotto un punto dedicato alla formazione del personale, alla prevenzione alla salute e sicurezza del personale.

Abbiamo, altresì, previsto:

l’introduzione della possibilità di partecipazione in modalità telematica alle sedute istituzionali del Consiglio Comunale, della Conferenza dei Capigruppo e delle Commissioni consiliari; l’introduzione della registrazione audio in aggiunta alla verbalizzazione delle sedute delle Commissioni;

la possibilità nelle interrogazioni, nelle interpellanze e nelle mozioni di fare intervenire sia il Sindaco sia l’Assessore competente per fornire chiarimenti ed integrazioni;

l’introduzione della disciplina degli ordini del giorno.

Queste sono le innovazioni apportate e che sono operative dell’inizio di Dicembre e su alcune ho già avuto modo di riscontrare l’importanza.

Il tuo partito Forza Italia è in costante crescita in queste settimane: come giudichi questa notizia?

Mi fa piacere che Forza Italia sia tornata ad avere un ruolo centrale e determinante nel panorama nazionale grazie a una linea politica moderata e di buon senso, che i cittadini stanno premiando, nell’affrontare questa terribile situazione di pandemia.

Questo atteggiamento si riverbera anche a livello locale con un’azione politica di costante supporto al Sindaco Federico Chiodi e volta a risolvere concretamente le problematiche della nostra Citta’, portando sempre un contributo costruttivo e propositivo. 

C’è qualche altro progetto a cui tieni in modo particolare e vorresti realizzare durante il tuo mandato di Presidente del Consiglio?

Vorrei che, al termine del mio mandato, la figura del Presidente del Consiglio Comunale fosse considerata un consolidato punto di riferimento per la cittadinanza tutta e per gli amministratori comunali di maggioranza e di opposizione fornendo sempre risposte e soluzioni concrete, grazie all’apporto degli uffici, a tutte le problematiche.

Inoltre, il mio impegno nel mio mandato sarà volto a valorizzare questa istituzione sia durante le sedute consiliari, garantendo il rispetto delle prerogative dei ruoli sia in ambito pubblico rappresentando al meglio tale istituzione. Auspico, infine, che sulle criticità che riguardano altri livelli di governo si continui con un costante dialogo e confronto con i Presidenti delle altre realtà, come peraltro già sta avvenendo nelle riunioni periodiche dell’Assemblea dei Presidenti dei Consigli Comunali a cui partecipo.