Il Covid non esiste? E’ poco più che un’influenza? Infetta solo una piccola parte della popolazione? Meglio continuare la vita sociale di prima ed evitare tutte le castronerie che ci stanno imponendo?

Certe cose andate a dirle agli adolescenti ospiti del Centro “Paolo VI” di Casalnoceto oppure agli operatori che sono rimasti infetti dal virus, o ancora ai dirigenti del Centro Medico, alle prese con questa seconda epidemia che stanno gestendo accuratamente e con tutte le precauzioni possibili, e poi sentite cosa vi risponderanno.


Già, perché la situazione, all’interno della struttura, pur rimanendo sempre sotto controllo e gestita con la massima accuratezza possibile, a quanto pare, è peggiorata rispetto al nostro articolo di lunedì scorso che potete leggere a questo link.

Secondo le nostre informazioni, infatti, oggi, sarebbero positivi tutti i 9 adolescenti ospiti in un reparto, di cui, però, soltanto due con lievi sintoni e gli altri sette asintomatici, ma ben più grave sarebbe la situazione che riguarda il personale: coi tre positivi di ieri, salirebbero a 15 complessivamente gli operatori affetti da Covid, tra sintomatici e asintomatici. Inoltre ci sarebbe anche un libero professionista.

Naturalmente la situazione è ampliamente sotto controllo da parte della direzione e delle strutture sanitarie del Centro medico, che già al primo campanello d’allarme hanno operato adottando tutte le misure necessarie per contenere la diffusione del Covid, attuando tutti protocolli in atto e nel migliore dei modi, rispettando quelle che sono tutte le disposizioni e le precauzioni che devono essere prese in questi casi, con isolamento del reparto dal resto delle struttura, ma è evidente che una situazione del genere, seppur ampiamente sotto controllo, non può passare inosservata.

Il Centro medico “Paolo VI” di Casalnoceto come ha già fatto in passato (e anche molto bene), risolverà anche questo focolaio, ma è evidente che, alla luce di situazioni come questa, appare davvero difficile ignorare la virulenza del Covid e quello che sta succedendo, non solo al Centro medico di Casalnoceto, ma in tante strutture analoghe sparse in tutta Europa, alle prese con gli stessi problemi di quella tortonese.

Urge al più presto decisioni drastiche come quelle che hanno preso, ad esempio, Australia e Nuova Zelanda (tanto per farsi un’idea) dove adesso, milioni di persone vanno al cinema, in palestra, allo stadio e stanno vicine senza mascherina, perché il Covid è stato debellato. Persone che grazie all’accortezza e alla saggezza dei politici che li governano, si sono riappropriate della loro libertà e hanno ripreso la loro vita di sempre senza ricorrere ad alcun vaccino, ma semplicemente chiudendo le frontiere. Noi, invece, stiamo a litigare per qualche poltrona di ministro in più o in meno….

Questa purtroppo è la vergogna dell’Italia e fino a quando non prenderemo esempio da quello che hanno fatto altri Paesi per debellare il virus, rimarremo sempre schiavi del Covid.

Angelo Bottiroli