Pubblichiamo ben volentieri la nota giunta da Gianni Castagnello consigliere comunale del Partito Democratico di Tortona che contesta il nostro articolo sulla seduta del Consiglio Comunale che potete leggere al link https://www.oggicronaca.it/2020/11/a-tortona-la-minoranza-cerca-la-polemica-in-consiglio-ma-la-giunta-non-abbocca/ perché crediamo che lo scambio di opinioni tra i protagonisti di un evento (I Consiglieri Comunali), chi scrive (il direttore che ha redatto l’articolo) e chi legge, sia fondamentale per migliorare la democrazia. Vi invitiamo, quindi, a leggere sia l’articolo (per chi non lo ha avesse fatto), la lettera del PD e una breve risposta del direttore alla fine.

Cortese direttore,


ti chiedo di dare spazio a un’altra versione del consiglio comunale di venerdì 27 novembre. La tua, apparsa il 29 novembre, mi è sembrata assai di parte.

La seduta dell’ultimo consiglio, svolta a distanza, con qualche problema di connessione, è stata difficile, ma la minoranza ha cercato di svolgere il proprio compito  sollevando questioni pertinenti e discutendo, com’è suo compito, le delibere proposte, non “cercando di ravvivare un po’ la seduta alla ricerca di polemiche”.

La richiesta di “spiegazioni su un intervento di un consiglieri comunale sui Social” – così scrivi nel tuo resoconto – riguardava le offese pesanti e volgari che un giovane consigliere della Lega ha rivolto sui social a una signora che ha mosso una critica argomentata ad una richiesta del sindaco per i malati tortonesi di Covid. Due giorni prima del consiglio cadeva la giornata contro la violenza sulle donne e il Comune l’ha ricordata con un contributo della Biblioteca civica. Era doveroso, non solo lecito, chiedere al sindaco e alla maggioranza, che avevano respinto la richiesta di dimissioni del consigliere in precedenza avanzata dall’opposizione, di pronunciare in consiglio una netta condanna del suo comportamento.

Ci ha lasciato piuttosto perplessi che la risposta sia stata affidata alle poche parole del presidente del Consiglio, e che la maggioranza, in particolare i consiglieri leghisti, abbiano mantenuto il silenzio, un silenzio che peraltro è durato per tutta la seduta, anche quando, sul cambio di idea per l’assunzione di una figura esperta nella valorizzazione della città, sarebbe stato opportuno che la voce dei consiglieri di maggioranza si levasse a sostegno del sindaco.

Quanto poi agli immobili dismissibili, la “contestazione” ha riguardato l’inserimento in quell’elenco dell’edificio scolastico di piazzale Mossi, che ospita numerose classi del Comprensivo Tortona B, ed era più che lecito chiedere come potrebbe oggi il Comune privarsi di quell’edificio, dove troverebbe altri spazi adeguati per le classi se i locali di piazzale Mossi fossero alienati. Analogamente, più che lecito dissentire, almeno dal punto di vista della minoranza, sulla decisione di alienare l’ampio terreno alberato che confina con il cimitero dalla parte di via Paghisano. Quel terreno può essere utilmente impiegato – e in parte già lo è – come parco  pubblico, non va ceduto ai privati.

Il tuo articolo ci accusa poi di non essere stati propositivi poiché – in questo hai ragione – il ruolo dell’opposizione deve anche essere propositivo. Però, chi avesse ascoltato senza pregiudizio, avrebbe dovuto riconoscere i contenuti propositivi negli interventi della minoranza.

Propositivo chiedere che sia stralciato dai beni alienabili un immobile destinato alle scuole di cui la città in questo periodo non può fare a meno;  propositivo chiedere che resti bene pubblico un’area che ha un’utile destinazione a verde pubblico; propositive e pacate le osservazioni di Gianluca Bardone sulle società partecipate; propositivo osservare – lo ha fatto Marcella Graziano – che, visti gli effetti economici e sociali della pandemia, si dovrebbe pensare a un maggior impegno dei comuni per sostenere l’attività del CISA nel prossimo futuro; propositivo – come ha fatto il consigliere Mattirolo con la sua interrogazione –  preoccuparsi che sia mantenuto in vita il centro giovani e domandare che cosa ne sarà dello Chalet Castello, che a noi pare una preziosa risorsa pubblica. E su  questo capitolo è possibile – come suggerisci – che maggioranza e minoranza possano collaborare.

L’opposizione non percorre la strada facile delle “inutili polemiche”, e ad un esame pacato delle dichiarazioni e dei comportamenti credo che tu, direttore, ne debba dare atto, a meno che non consideri utile l’essere fazioso.

                                                                                                          Gianni CastagnelloConsigliere Comunale PD

Vero, forse l’articolo potrebbe sembrare di parte ma l’intenzione non era questa: semplicemente mi sono “sciroppato” quasi quattro ore di Consiglio comunale e l’impressione che ho avuto durante e a fine seduta, è stata quella che ho sintetizzato nella frase “Insomma diversi tentativi (della minoranza) di aprire una divergenza dialettica, e forse anche qualche polemica, alle quali la maggioranza, però, non ha mai dato corda” che poi non è una frase necessariamente negativa, anzi, se fosse successo avrei avuto da scrivere qualcosa di più interessante!

Battuta a parte, è vero: qualcosa la minoranza ha proposto ma a mio parere poco. Quanto sia difficile fare il giornalista e come (non) funzioni oggi, il mondo dell’informazione l’ho scritto nel mio ultimo libro dal titolo “Informazione?” dove scrivo chiaramente tutte le difficoltà di fare questo mestiere, le pressioni e l’insoddisfazione periodica di tante persone e soprattutto dei politici, il cui rapporto coi giornalisti è sempre conflittuale, sia che scrivi, sia che non scrivi.

Un libro dove, per la prima volta, forse, si svelano i “segreti” dei giornalisti e del giornalismo e il fatto che NON ESISTE LA LIBERTA’ DI STAMPA perché chi scrive, è comunque, in qualche modo, coinvolto in prima persona e riporta inevitabilmente (o involontariamente) il suo pensiero. Quando Berutti era Sindaco dicevano che io ero di Sinistra, poi con i due successivi e sono passato di Destra.

La realtà è molto più complessa (o più semplice?) di una mia presunta appartenenza politica che ho sempre cercato di non far vedere per non mischiare al mio ruolo di giornalista e mi ci sono volute ben 245 pagine per spiegarla, per cui illustrala qui sarebbe riduttivo.

Angelo Bottiroli – Direttore di Oggi Cronaca