In genere non lo facciamo, ma quando capita che leggiamo su qualche Social un post pubblico e decidiamo di “riprenderlo” perché riteniamo la cosa degna di nota, a differenza di tanti colleghi, lo scriviamo e citiamo sempre la fonte.

Non ci piace spacciare per nostro e originale qualcosa che, invece, altro è non che una segnalazione pubblica scritta da una persona sulla propria pagina o sul suo profilo personale.


Quella di oggi è una vicenda che abbiamo letto per caso, raccontata a tutti da una tortonese con nome e cognome della protagonista e che, tra l’altro cita anche il nome della figlia. Nulla ci impedirebbe di riportare le generalità dell’autrice e della bimba il cui nome è divulgato dalla stessa madre, ma noi abbiamo decido di non farlo, perché a noi interessano i fatti, più che le persone e l’episodio accaduto domenica in via Emilia a Tortona, nei pressi della parrocchia San Matteo merita di essere divulgato.

A farlo è la stessa protagonista, Elisa C. che lo racconta così, sul suo profilo Facebook con un post pubblico ed è una piccola storia che lascia davvero interdetti per la reazione inusuale dell’uomo verso una giovane mamma e la sua bambina sul passeggino.

LA STORIA

Oggi pomeriggio in via Emilia, zona Parrocchia San Matteo, sono stata letteralmente aggredita da un uomo alto, sulla settantina. Indossava un cappello blu, di tela .

Ero in giro con mia figlia nel passeggino e lui sostava nel mezzo del marciapiede. Alla richiesta educata di farci passare, si mette a urlare intimandomi “di non rompere le … scatole e di passare in mezzo alla strada”.

Allora mi fermo e reagisco dicendogli che è un gran maleducato, ma la reazione che non mi aspetto è un pugno forte sulla spalla e atteggiamento minaccioso che reputo pericoloso.

L’istinto è stato tutelare Miranda da uno spavento, ma ora che sono a casa mi tremano le gambe e mi dispiace aver fatto correre una cosa del genere.

Ho allertato i Carabinieri, ma solo a casa.

Un altro dettaglio sconcertante una coppia che parlava con il signore beatamente, prima, durante e dopo l’aggressione.

Se qualcuno dovesse avere idea di chi possa essere questa persona, me lo segnali per favore.

FOTO DI REPERTORIO