Nasce ad Aiello del Sabato in provincia d’Avellino da famiglia di agricoltori, è arruolato negli Agenti di Custodia trasferito nel carcere di Alessandria abbandona questo mondo in onore del servizio   

Sebastiano, appena ventenne, lascia la sua casa per arruolarsi negli Agenti di Custodia, ovvero quel Corpo Militare istituito nel 1873 in servizio effettivo dal 1890, il cui regolamento arruola persone a cui sarà affidato il delicato compito di seguire i soggetti condannati ed essere reclusi, un lavoro tanto delicato quanto pernicioso.


L’Istituzione sorta a carattere militare, è stata alle dipendenze del Ministero dell’Interno, successivamente trasferita sotto la giurisdizione del Ministero di Grazia e Giustizia; nel 1990 ha subito una nuovo assetto denominato Corpo di Polizia Penitenziaria, con impostazione prettamente civile.

Sebastiano riceve il primo incarico a Procida, successivamente a Bolzano per terminare la sua esistenza nella nostra città, definitivamente divenuta la sua, nonché quella dei suoi familiari.

Alessandria lo ha accolto con affetto, un affetto reciproco contraccambiato dalla nascita dei figli Giuseppina e Luigi.

Il 9 maggio 1974 è stata una tragica giornata, un doloroso momento fra i più tristi della nostra storia, la quale ha segnato la rivolta del carcere di piazza Don Amilcare Soria, una strage orribile in cui hanno perso la vita sei persone, quindici sono stati gli individui feriti.

Sebastiano, come raccontano le cronache, è stato fra i primi ad essere catturato, tragicamente colpito durante l’ultimo conflitto a fuoco fra carabinieri e rivoltosi.

                                                                                           Franco Montaldo

Foto tratta dal link https://poliziapenitenziaria.gov.it/polizia-penitenziaria-site/it/caduto.page?contentId=CDT6657 e dal link https://www.poliziapenitenziaria.it/46-anni-fa-la-rivolta-nel-carcere-di-alessandria-il-ricordo-del-sindacato-sappe/ dove sono possibili ulteriori approfondimenti sulla triste storia