Alessandro Bonino, meglio conosciuto come Alessandro D’Alessandria, è nato da famiglia alessandrina com’è stato assicurato dal Pontefice Benedetto XI, il Domenicano Nicola Bocasini di Treviso, con bolla dell’anno 1303

Il giovane, cresciuto in ambiente familiare di tutto rispetto, sceglie di seguire l’ordinazione sacerdotale: in seminario apprezza la filosofia.


Compiuti gli studi s’inserisce nell’ordine francescano, è inviato a Parigi dai suoi superiori, così ha l’occasione d’approfondire la teologia, materia in cui sostiene profonde dissertazioni dottrinali.

La Chiesa riconosce le capacità di questo giovane frate, pertanto s’affretta ad invitarlo a Roma con la docenza di teologia a palazzo Laterano; successivamente è accolto a Genova per studiare, affrontare nuovi argomenti: a formazione completata torna a Parigi.

Filippo IV, detto il Bello, sconfessa l’operato di papa Bonifacio VIII, Benedetto Caetani, per cui si scontra con l’attuale Pontefice, Clemente V, questo si rifiuta di accusare il suo predecessore; per appianare i contrasti s’indice un processo al quale è stato chiamato Alessandro per assumere la delicata missione di seguire l’istruttoria.

L’attuale Papa, Bertrand de Goth, certamente ha stima del nostro conterraneo, lo invia a Napoli con la missione di Ministro Religioso, al fine di difendere le teorie dei Conventuali, ove dovrà scontrarsi con eloquenti confratelli del livello di Ubertino da Casale, Pietro di Giovanni Olivi.

Alessandro è stato proficuo scrittore, ha composto il trattato De usu paupere; il Responso, su cui sono impostate le discussionidel Convegno d’Avignone.

La profonda preparazione ha aperto le porte al nostro conterraneo per continuare a comporre altri libri: Commentari sulla Metafisica di Aristotile; De Anima; Commentari sulle sentenze; Quolibet; Trattato sull’usura; Commentari del Vangelo di San Giovanni; In Apocalypsim.

La sua convocazione nel seno del Concilio di Vienna, nell’anno 1312, gli avvale d’esser scelto Generale dell’Ordine per le sue doti di preciso organizzatore, instancabile nell’attività di religioso, tollerante con i dissidenti, determinato nelle decisioni importanti …

Un grande alessandrino deceduto a Roma nel 1314.

                                                                                           Franco Montaldo