A neppure due settimane di distanza dal primo episodio (http://Marocchino dà di matto a Tortona: con questa mannaia di 18 centimetri spacca cassette postali, danneggia auto e caserma dei Carabinieri) un altro individuo si accanisce contro la Caserma dei carabinieri di Tortona (nella foto in alto), ma stavolta invece di una mannaia le “armi” usate sono un bastone e un tondino di ferro.

La vicenda è finita con Carabinieri della Sezione Radiomobile di Tortona che, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato un cittadino 23enne, nato e residente a Tortona ma di origini marocchine, per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale aggravata, oltraggio a Pubblico Ufficiale , lesioni personali aggravate commesse contro agente di Polizia Giudiziaria nell’adempimento del servizio, danneggiamento aggravato, porto abusivo di oggetti atti all’offesa.


Si tratta dello stesso giovane che pochi giorni fa ha creato un vero e proprio parapiglia in una gelateria in piazza Duomo picchiando un carabiniere e spaventando i numerosi clienti. Un fatto di cronaca che abbiamo documentato in questo articolo https://www.oggicronaca.it/2020/10/giovane-tortonese-di-origine-marocchina-fa-casino-in-gelateria-e-aggredisce-un-carabiniere-arrestato/.

Il giovane era stato arrestato e siccome confinato agli arresti domiciliari, i Carabinieri hanno controllato che effettivamente rispettasse la disposizione e questo, a quanto pare, l’ha fatto visibilmente imbestialire.

Secondo quanto emerso e in base alla ricostruzione effettuata dai Carabinieri, infatti, il giovane, si è presentato presso la caserma di Tortona, in evidente stato di alterazione psicofisica, imbracciando un bastone in legno e un tondino in ferro, con i quali ha minacciato e offeso i Carabinieri presenti, a suo dire colpevoli di essere andati a cercarlo presso la sua abitazione.

Il 23enne, apparso in evidente stato di alterazione, ha colpito e danneggiato il portone esterno con bastone e tondino, poi è scappato dandosi rapidamente alla fuga, facendo perdere le proprie tracce.

Le immediate ricerche si concludono poco dopo, quando un Carabiniere libero dal servizio, mentre passeggiava via Emilia, nota il 23enne che appena vede il militare n abiti borghesi lo riconosce e scappa.

L’allarme è immediato e anche grazie all’ausilio di altre pattuglie, nel frattempo allertate, il giovane viene bloccato.

Inutile dire che come accaduto pochi giorni prima, scatta una violenza rissa: il 23 enne non vuole farsi prendere a allora aggredisce e minaccia i Carabinieri, colpendoli con calci e pugni e provocando anche lesioni a due operatori, ma alla fine viene ammanettato.

Stavolta, però la vicenda finisce in maniera diversa da quella precedete e il 23enne anche a seguito di consulenza psichiatrica, viene ricoverato presso il Centro di salute mentale dell’ospedale “San Giacomo” di Novi Ligure, in regime di trattamento sanitario obbligatorio.

Difficile dire, al momento, se questo sarà sufficiente ad evitare una terza aggressione ai Carabinieri di Tortona.