Ho conosciuto soltanto a luglio del presente anno la protagonista di oggi, ma la passione che nutre per il canto mi è parsa subito palese. Quando si adora qualcuno/qualcosa o vi si è amanti non c’è bisogno né di lunghe disquisizioni, né di esplicite dichiarazioni perché è la scintilla che brilla negli occhi la spia più evidente di quanto ogni argomentazione non farebbe altro che circoscrivere e sminuire. Ed ecco dunque che abbiamo deciso di darle il meritato spazio sul nostro quotidiano, sperando di portarle fortuna.   

Solare, che ama scherzare e riempire le giornata di risate: questa è la giovane cantautrice Lisa Panetta, attualmente residente a Cadorago. Nata il 20 marzo 2000, è una ragazza che non si è mai risparmiata in alcun ambito tanto da aver già all’attivo varie e diverse esperienze lavorative quale cassiera serale, baby sitter, assistenza agli anziani e nell’ambito della ristorazione – pur rimanendo il suo sogno più grande quello di dedicarsi alla musica, nella quale si è impegnata dall’età di 8 anni.


“Mi piace stare a contatto con la gente e relazionarmi con le persone; per me un giorno senza uscire di casa è un giorno perso. Allo stesso tempo però ho i miei momenti no, durante cui mi immergo nei più profondi pensieri e nell’amata musica classica” ha affermato la Panetta, che ha proseguito rivelando come per lei sia fondamentale trasmettere emozioni e ciò non solo nella quotidianità e nel modo in cui canta bensì soprattutto con i suoi testi. Le parole dei brani le considera la cosa più importante per un cantante.  

Petali di un fiore” [https://youtu.be/Z9BA4IaBFow] è il primo inedito appunto di Lisa Panetta, tuttavia presto usciranno suoi nuovi brani. A riguardo dell’appena citata canzone, Lisa ha scelto di dare tale titolo al pezzo poiché considera i fiore bellissimi, come l’amore, eppure al contempo entrambi assai fragili. Non a caso ha scritto nel detto inedito, che racconta proprio di un amore intervallato da momenti piacevoli ed altri bui, <<Siamo fragili come petali di un fiore, ci sentiamo forti ma al primo vento ci allontaniamo. Alziamo le vele, cavalchiamo onde e nonostante la tempesta non ci perdiamo. È questo quello che siamo io e te, una tempesta di ti amo e perché, vorrei solo dirti di ricominciare, da capo, prendere forza e cancellare il passato. Mi sento chiusa dentro un labirinto, trovo un’uscita, non seguo il mio istinto (…)>>.  

È poi la Panetta a spiegare che “l’intenzione di questa canzone è quella di invitare le persone che stanno attraversando momenti difficili nelle personali relazioni a non mollare, a continuare a lottare se veramente pensano ne valga la pena. Come recita il ritornello del mio brano Non posso permettermi di lasciarti andare, sarebbe come spezzare le ali, prima di iniziare a volare”. Il messaggio che quindi vuole trasmettere è quello di non demordere ai primi litigi, ai primi ostacoli, ossia di non gettare alle ortiche quel che si è costruito con il sorriso …E sì, “Petali di un fiore” è autobiografico. In esso la cantautrice ha voluto ripercorre e cristallizzare un momento, sebbene molto complicato, della sua precedente storia. Ancora adesso, ammette, se ripensa ad alcuni occorsi ci sta malissimo nonostante siano passati mesi e mesi e benché ora sia felicemente fidanzata.  

Nel rapporto di coppia Lisa dice di non cercare nulla in particolare, eccetto quell’indefinibile sensazione di non essere più da sola quanto piuttosto due cuori, due menti, due corpi che si uniscono e creano un tutt’uno. Lo testimonia anche la frase, del suo primo inedito, <<(…) Grazie a te che mi hai seguita accettando i miei difetti, ti dimostrerò che con l’amore non ti servono parole (…)>>. E non è difatti mai in queste che la giovane ricerca conferma del sentimento, mentre invece quasi parrebbe nel “mi ama, non mi ama” di una candida margherita e nello sguardo dell’altro, nel carattere e nei gesti a farla star bene dopo aver purtroppo subito in passato violenze psicologiche e fisiche che ha coraggiosamente superato con fiducia in sé e con l’aiuto di cuffiette ed ore notturne, a comporre e cantare.

“La musica è ciò che mi fa battere il cuore, è uno sfogo, è una terapia per la sottoscritta” ha infine ammesso Lisa, che ha sottolineato inoltre come per lei sia cioè una cura che quando sta male la conforta, quando ha bisogno di adrenalina la carica e quando ha necessità di rilassarsi la calma. Musica ovvero quale miglior compagna di vita, ancora di salvezza sulla quale poter sempre contare, pur quando manca la voce per esplicitare certuni bisogni intimi ed imi. 

Orbene non ci rimane a questo punto che farle un sincero e sentito in bocca al lupo, che possa finalmente iniziare davvero a realizzarsi pienamente sia come cantautrice, sia come pianista e riesca altresì a diffondere le urgenze della sua anima a quanti più ascoltatori possibile.

Giulia Quaranta Provenzano