Dopo i casi nel lodigiano, anche in provincia di Alessandria scatta l’allarme infezione dalla cosiddetta “Febbre del Nilo”.

Lo ha comunicato ufficialmente, oggi, con una nota, l’Azienda Ospedaliera di Alessandria (ASO) che conferma il ricovero di una persona (sembra un uomo di mezza età) residente in un comune della provincia di Alessandria. Il nome del Comune non è stato reso noto per la legge sulla privacy e, probabilmente, per non creare inutile preoccupazioni o addirittura panico.


“Presso il Reparto di Malattie Infettive dell’ospedale di Alessandria – recita la nota dell’ ASO – è stato diagnosticato il primo caso piemontese di Encefalite da West Nile manifestatosi nel corso di quest’anno. Si tratta di un caso autoctono in un soggetto residente in provincia di Alessandria.”

“L’encefalite da West Nile o del Nilo Occidentale- prosegue la nota dell’Azienda Ospedaliera – è una forma grave di infezione virale trasmessa dalle zanzare ed importata in Europa dagli uccelli negli ultimi decenni. Il caso è strettamente osservato epidemiologicamente dagli organismi regionali (SEREMI) e dagli uffici competenti dell’ASLAL. In Regione Piemonte è già attiva la ricerca del virus West Nile in tutte le donazioni di sangue (altro possibile veicolo di infezione). Il caso in oggetto si inserisce sulla scia di analoghe segnalazioni di questi giorni nelle regioni limitrofe, verosimilmente favoriti dalle condizioni climatico-ambientali.””

In assenza di una terapia – conclude la nota dell’ Azienda Ospedaliera di Alessandria – gli infettivologi invitano a prevenire per quanto possibile la diffusione della malattia con l’utilizzo dei repellenti per le zanzare.”

Non sappiamo se le condizioni dell’uomo siano gravi o meno, tuttavia, l’allarme è scattato e si aggiunge a quello già in atto per il Covid, con la differenza che se per il Covid è possibile prendere delle precauzioni, per la “Febbre del Nilo” ancora no.