Direttore, buona giornata,

Anche dal fresco della montagna leggo sempre con interesse sul Suo giornale, in particolare ora, gli eventi  inerenti l’ospedale tortonese.
Al di la della polemica del nostro Sindaco che scarica le responsabilita’ ad altri dimenticandosi della storia di questa vicenda, comprese le “inerzie” del Suo partito quando in regione governava Cota, che inizia nel momento in cui si comincio’ a discutere di “riorganizzare” la rete ospedaliera  con la politica locale assente dal dibattito, ma il dr. Chiodi nulla ha da condividere con i Signori di allora, come se si ritenesse al sicuro in un forte inespugnabile  mentre era invece la vittima sacrificale gia’ ben individuata. 


Del resto va detto che non c’era nel tortonese una squadra politica in grado di lottare  sia con quella vogherese/varzese  che novese.  Senza offesa per nessuno ma, ieri come oggi, siamo fragili politicamente se non fosse per il Sindaco Chiodi che, consapevole forse che dalla politica poco otterrebbe, rivolge le Sue attenzioni anche nei confronti del settore privato consapevole che, nonostante le perplessita’ di molti, la nuova  “riorganizzazione” di ritorno potrebbe cambiare di molto il futuro della struttura cittadina.

Ritengo che  questo sia un merito che gli va riconosciuto  perche’ due cose, a mio parere si possono desumere:
 – la politica regionale e romana non arretrerebbe facilmente perche’ dovrebbero sconfessare l’operato dei loro partiti in regione e, di riflesso,   anche i governi che si sono succeduti, da centro destra a centro sinistra, aventi come unico obiettivo quello di risparmiare ieri gettando le basi dei disastri odierni ed emersi in tutta la loro virulenza con il covid19.   

Del resto all’oggi ci siamo arrivati dal 1990 in avanti, e forse anche prima, senza che nessuna voce si alzasse per parlare dei pericoli.   

Nessuna voce politica naturalmente perche’ in ambito medico si era ben coscienti che non poteva durare.   Incapaci, per mille  motivi i ministri ed i governi, di tagliare sprechi, corruzione e clientelismo  hanno pensato solo a tagliare ospedali, reparti e risorse umane nel pubblico credendo ciecamente che fosse la stessa cosa. 

Va aggiunto poi che il settore privato, con le sue contraddizioni e problemi, e’ concreto nello sfruttare le occasioni di business che si presentano e, lasciatemelo dire, Tortona e’ una ghiotta occasione di fare business ma e’, diciamocelo altrettanto, una occasione per la citta’ di avere un ospedale e non un monumento allo spreco con le solite querelle politiche inconcludenti e ripetitive.

Io vorrei chiedere ai tanti lettori una cosa sola:  quanti investitori privati punterebbero su Novi e non su Tortona per fare business?   

Almeno per un fattore Tortona e’ in vantaggio:  la struttura tortonese e’ stata ristrutturata ed in ogni caso necessiterebbe di interventi minori rispetto a quella di Novi Ligure che definirla ottocentesca credo sia ottimistico.  
Molto altro ci sarebbe da dire, compreso il fatto che con il privato arriverebbero anche quei nomi che rilancerebbero i reparti, ma mi limito a risottolineare il buono che il Sindaco Chiodi porta avanti oggi. 

Mancano per ora  i risultati ma, come in tutte le cose, costruire necessita’ di tempi lunghi mentre il distruggere necessita solo di una delibera regionale.

Cordiali saluti.

Il Tortonese fedele