Quasi tutti, oggi, sono concordi nel ritenere che l’ospedale di Tortona può e deve essere potenziato.

E’ facile, però, affermare “Vogliamo l’ospedale di Tortona com’era prima” oppure “Bisogna riaprire i reparti che ci hanno tolto” o ancora “Ridare dignità all’ospedale di Tortona con Cardiologia, Rianimazione e tanto altro” ma il volere della gente (e dei politici che se ne sono resi conto) non si può realizzare da un giorno all’altro e si scontra, inevitabilmente, con delle difficoltà.


La prima è la legge regionale 1/600 approvata dalla Giunta-Chiamparino che pone chiari limitazioni e per avere un’ospedale di Tortona diverso dall’attuale (intendiamo quello pre-Covid) va cambiata. L’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi, però ha già iniziato l’iter per farlo.

In aggiunta c’è il problema degli organici della Sanità, che devono rispettare certi parametri, delle assunzioni di personale da mettere in certi reparti, della mancanza di molte figure professionali (gli anestesisti ad esempio) che preferiscono essere assunti dal privato piuttosto che lavorare nel settore pubblico.

Poi c’è il problema dei fondi regionali, continuamente depauperati da una Mobilità Passiva (cioé gente del Piemonte che sceglie di farsi curare in altre regioni) che ogni anno toglie al bilancio della Sanità piemontese l’equivalente di una gestione di un ospedale, cioé 88 milioni di euro.

Quindi, anche se la maggior parte dei soggetti del mondo della politica e della Sanità sono consapevoli dell’enorme sbaglio che è stato fatto nel 2016 con il depauperamento dell’ospedale di Tortona a favore di quello a Novi Ligure, ridare lustro e importanza al nosocomio tortonese non è un ‘impresa che si può attuare in quattro e quattr’otto.

Al ripristino di un ospedale di Tortona che sia di alto livello, stanno lavorando molti soggetti e tutti si sono resi conto che se si vuole ridare dignità a questa struttra mantenendo ovviamente inalterato il costo per l’utente finale (per il quale non cambierà assolutamente nulla), da sola, la Sanità pubblica non è in grado di farcela ma ha bisogno dell’aiuto della Sanità privata con la quale dovrebbe lavorare in convezione, come già attualmente avviene in tutte le parti d’Italia e anche del Piemonte e come è stato fatto per l’emergenza Covid.

Tutto questo è emerso dai vari summit che si sono susseguiti nei mesi scorsi fra gli amministratori regionali, esperti del settore della Sanità e dei bilanci pubblici.

Per questo motivo l’incontro che si è svolto ieri, al Circolo di Lettura di Tortona, al quale hanno preso parte tutti i maggior vertici della Sanità Piemontese pubblica e privata, è stato molto importante perché a margine sono state poste le basi per un rilancio dell’ospedale di Tortona ed è stato predisposto un progetto che non può prescindere dalla partecipazione del privato, il tutto con indubbi vantaggi per gli utenti che avranno non pochi benefici, primo fra tutti l’abbattimento dei tempi di attesa, perché – lo sappiamo – se certe prestazioni sanitarie vengono effettuate dal privato, i tempi si abbassano.

Noi di Oggi Cronaca, insieme a pochi altri selezionati giornalisti, eravamo presenti all’importante riunione che si è svolta al Circolo di Lettura e nei prossimi giorni vi spiegheremo nel dettaglio tutti i passaggi e i tempi necessari per far rinascere l’ospedale tortonese perché questa, ormai, è l’unica certezza della quale tutti sono d’accordo.

Non ci sono dubbi, tra i politici che se l’ospedale di Tortona, fosse dotato di medici e reparti di alto livello, potrebbe dare un una risposta importante ai bisogni della popolazione, ma soprattutto potrebbe tornare ad essere un Presidio determinante per il territorio, diminuendo l’enorme numero di persone che scelgono di farsi curare nel vicino ospedale di Voghera o a Varzi, gravando notevolmente sui bilanci regionali.

Proprio per le difficoltà esposte ad inizio articolo, però, il ripristino dell’ospedale di Tortona ad un alto livello, non è un percorso facile da seguire e, soprattutto, non si raggiunge in brevissimo tempo.

Noi seguiremo lo sviluppo giorno per giorno in modo che voi lettori, siate sempre aggiornati sui vari passaggi che porteranno Tortona a riavere il suo ospedale.

E questo lo faremo anche per un semplice motivo: se politici, amministratori e Sanità sono continuamente “incalzati” dai media non dormono sugli allori e Oggi Cronaca farà tutto il possibile per tenere vivo il problema dell’ospedale di Tortona.
E’ una promessa.